Fontana: “Così la manovra è insopportabile”

Dura posizione del presidente di Anci e sindaco di Varese: «Saremo costretti ad aumentare le tariffe di asili e mense. Informiamo i cittadini altrimenti daranno la colpa a noi»

Così com’è «è insopportabile» e «i comuni virtuosi vengono penalizzati». La manovra economica del governo continua a non incontrare il favore di regioni ed enti locali, indipendentemente dagli schieramenti politici. L’ultimo in ordine di tempo a criticare i tagli proposti dal governo è Attilio Fontana, presidente dell’Anci (Associazione nazionale comuni italiani) e sindaco leghista di Varese. «Quando ci saranno i tagli – ha dichiarato Fontana a conclusione dei lavori del direttivo dell’associazione – ai quali ci costringerà questa manovra i cittadini penseranno che è tutta colpa dei sindaci. Bisogna quindi far conoscere e comunicare i dettagli della manovra per metterli a conoscenza delle conseguenze che subiranno». Alle 17 di oggi, giovedì 17 giugno, il documento è stato presentato al presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, da una delegazione dell’Anci.

IL DOCUMENTO DI ANCI – Il documento approvato chiede ancora al «Governo di riaprire immediatamente il confronto in una sede politica che coinvolga congiuntamente Regioni, Comuni e Province al fine di poter concordare in modo trasparente modifiche ripartite equamente del carico finanziario della manovra». Il 23 giugno gli amministratori comunali saranno davanti al Senato per manifestare la propria grande preoccupazione. Per quel giorno l’Anci chiama «all’appello Regioni e Province e soprattutto tutte le associazioni, categorie sociali ed economiche ed altre istituzioni che nei territori hanno avvertito e avvertono ogni giorno le conseguenze di un ruolo dei Comuni sempre più mortificato e penalizzato dalle decisioni del Governo».

 
VARESE – Per Fontana le manifestazioni dei sindaci devono servire anche a «informare i cittadini, coinvolgerli, insieme alle associazioni di categoria, per capire dove e come tagliare e soprattutto per spiegare loro che la scelta non è del sindaco». In qualità anche di primo cittadino, Fontana ha ammesso che «l’entità della manovra porterà sicuramente a dei tagli a Varese che concorderemo direttamente con le parti sociali, dalle associazioni di categoria ai sindacati. Ad esempio potrebbe portare a un aumento delle tariffe degli asili nido e delle mense scolastiche, o a tagli nelle spese per i servizi ai cittadini, come infanzia, cultura, sport o assistenza sociale». Non verranno toccate invece, ha assicurato il sindaco, le tariffe dei mezzi pubblici. Fontana ha espresso preoccupazione per un taglio che nel 2011, ha stimato, solo per quanto riguarda i trasferimenti diretti sarà in media di 50 euro per ogni cittadino di Varese, in tutto circa 4.200.000 euro. Il sindaco aveva già lanciato a marzo l’appello a devolvere il cinque per mille all’amministrazione comunale «asfissiata dalla mancanza di soldi», distribuendo opuscoli informativi nei quali spiegava ai cittadini l’iniziativa. Una strada che hanno seguito altri comuni della provincia di Varese, come Saronno, Morazzone o Caronno Varesino. «Gli effetti dell’appello si vedranno fra un anno – ha spiegato – e il denaro che arriverà verrà destinato tutto ai servizi sociali». Così anche il comune di Saronno, che con i soldi del cinque per mille aprirà un fondo di solidarietà dedicato ai bisognosi. «Chiediamo un sistema che premi i comuni virtuosi e una riforma del patto di stabilità, perché tagliando sui comuni si mettono direttamente le mani nelle tasche dei cittadini».
 
COMUNI VIRTUOSI – Nel suo discorso nel corso del Direttivo Fontana aveva affrontato anche il tema della “virtuosità”. «Si devono graduare i tagli anche in base a questo concetto perché il comune virtuoso non può subire le stesse penalizzazioni di chi è sempre stato cialtronesco nella gestione». Rivedere il concetto di virtuosità secondo Fontana significa «tener conto della quantità e qualità dei servizi erogati o del numero delle esternalizzazioni erogate perché questi sono numeri che, qualora declinati, possono dare una indicazione precisa sulla gestione del singolo comune».

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 17 Giugno 2010
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