La montagna si mobilita contro i tagli preannunciati dal Governo

Martedì 13 luglio 2010 ore 12.00: protesta dei Sindaci e delle Comunità Montane in Prefettura a Varese

Si ritroverà in prefettura a Varese martedì 13 giugno alle 12 una rappresentanza dei Sindaci dei Comuni montani dell’alto Varesotto. Oggetto della giornata di protesta indetta dall’UNCEM, Unione Nazionale Comuni Comunità Enti Montani, è la manovra economica del Governo, in approvazione in questi giorni, ed altri provvedimenti che mirano a ridurre i trasferimenti statali verso il territorio ed, in maniera particolare, penalizzano i piccoli Comuni montani. I tagli preventivati andranno a colpire servizi essenziali per il territorio come scuole, farmacie, trasporto in zone marginali e scarsamente popolate del territorio.
Le Comunità Montane delle Valli del Verbano e del Piambello, saranno presenti con una rappresentanza dei Sindaci in fascia tricolore per dare il proprio contributo alla protesta nazionale contro i tagli gli Enti locali. La Legge Finanziaria del 2010 ha stabilito l’azzeramento dei flussi finanziari verso le Comunità Montane. La manovra economica riduce drasticamente i trasferimenti a carico dei Comuni. Si preannuncia l’eliminazione del concetto di specificità montana, salvaguardato della Costituzione, e la soppressione delle Comunità Montane nella legislazione nazionale, nonostante la riforma regionale del 2009. Altre norme prevedono la riduzione di assessori e consiglieri, con la cancellazione totale della Giunta nei Comuni sotto i 3.000 abitanti, la soppressione di consorzi di funzione tra Enti locali e l’obbligo di dimettere ogni partecipazione societaria per i Comuni sotto i 30 mila abitanti. In nome del risparmio, in periferia, il Governo riduce gli spazi di democrazia e di partecipazione delineando un quadro complessivo dove viene a mancare la dignità dell’esercizio di ogni attività di pubblico interesse.
A dispetto della scarsa attenzione per la montagna, i 10 milioni di ettari di foresta e i rilievi assicurano acqua ed aria pulita alle città ed alla pianura. Il territorio alpino e prealpino costituisce un giacimento tuttora inesplorato di risorse come le biomasse forestali, i bacini e corsi d’acqua, l’energia solare ed eolica. Adeguati investimenti permetterebbero di sviluppare le potenzialità della montagna e potrebbero rivestire un ruolo strategico nel rilancio di un’economia attenta alla sostenibilità all’ambiente.
I provvedimenti adottati non corrispondono ad un disegno coerente, in modo particolare per quanto riguarda le problematiche riferite al territorio montano. Occorre valorizzare invece la funzione e il ruolo degli enti montani e unioni di Comuni al fine di creare sistemi territoriali capaci di assicurare un efficace governo delle aree montane. Tramite il documento sottoscritto dal Consiglio nazionale dell’UNCEM, la montagna ha lanciato una serie di semplici proposte per ritrovare dignità e assicurarsi risorse. Tra queste compare l’istituzione del registro nazionale dei serbatoi di carbonio agro-forestali, il rinnovo delle concessioni idroelettriche attuando una governance che restituisca protagonismo ai territori che detengono la risorsa, la compartecipazione della montagna al raggiungimento degli obiettivi europei in materia energetica.

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Pubblicato il 12 Luglio 2010
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