La strategia per adescare: “Ti porto io all’allenamento…”

L'inchiesta sull'arbitro che abusava minori: conquistare la fiducia dei ragazzi millantando conoscenze nel calcio e incuriosirli sfruttando le debolezze della pubertà

Sono tre gli episodi contestati dal pm Massimo Baraldo al 70enne accusato di abusi verso minori. L’uomo, secondo quanto accertato dalle indagini, aveva una strategia per conquistarsi la fiducia dei ragazzi. In particolare, aveva trovato una occupazione saltuaria, aiutando un amico che ha un’attività a Varese. Dopo averne conquistato la fiducia, si era offerto di accompagnare il figlio agli allenamenti. «Sei bravo, ho sentito parlare di te anche da altri allenatori» diceva al ragazzo. Un modo per paventare un futuro da grande stella del calcio. «Sai io ho delle conoscenze» era la sua millanteria. Ma l’atteggiamento dell’uomo puntava anche sulla curiosità tipica dell’età puberale. Da quanto accertato dalla procura, l’uomo prendeva il discorso alla larga, cominciava a incuriosire i ragazzi chiedendo se avessero avuto esperienze sessuali, poi offriva loro la possibilità di vedere filtrami, fumetti hard, infine scattava la promessa del provino e la richiesta di farsi toccare. Durante l’indagine, l’uomo aveva già attratto nella trappola il figlio maggiore dell’amico, in particolare gli chiedeva di vedersi un po’ prima dell’allenamento.
Ma stava anche cominciando a frequentare il figlio minore, proposito probabilmente fermato dall’arresto.
In un altro episodio, un ragazzo sedicenne conosciuto sui campi di calcio era strato allettato con la promessa del provino. Il terzo episodio riguarda un vicino di casa. La squadra mobile ha tuttavia ascoltato almeno 4 ragazzi che hanno confermato tutto, seguendo la pista delle intercettazioni telefoniche che conterrebbero numeri spunti di indagine.
I sospetti contro il pensionato erano forti nell’ambiente del calcio giovanile, tanto che qualche mese prima dell’arresto era comparsa davanti alla casa dell’indagato, su un muro, una scritta fatta da ignoti: “Pedofilo”.
Interrogato in carcere dal gip, ha ammesso solo un episodio.

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 30 Luglio 2010
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