Cinema, Pardo d’oro a “Vacanze d’Inverno”
Premio principale al film di Li Hongqi, premio di consolazione per il l'italiano "Pietro" di Daniele Gaglianone
Il Pardo d’oro della sessantatreesima edizione del Festival di Locarno va al film cinese HAN JIA, “Vacanze d’inverno” film di Li Hongqi che racconta una storia di adolescenti cinesi che trascorrono insieme l’ultimo giorno di vacanza parlando del futuro, delle loro vite e dell’amore. Un film poco atteso alla vigilia e poco considerato dal pubblico ma che ha colpito la giuria presieduta dal regista Eric Khoo di Singapore. Sempre nel concorso internazionale menzione speciale a Morgen, di Marian Crisan (Francia/Romania/Ungheria), premio per la miglir regia a Denis Cote’ per Curling (Canada) un film che, invece, al pubblico era piaciuto piuttosto poco.
Pardi d’oro per le migliori interpretazioni alla protagonista del film serbo Beli Beli Svet, Jasna Duricic e al canadese Emmanuel Bilodeau, sempre per Curling. Nel concorso cineasti del presente invece Pardo d’oro al francese “Paraboles” di Emmanuelle Demoris, premio speciale al franco statunitense Foreing Parts e menzione speciale della giuria ad “Ivory tower” di Adam Traynor, forse uno dei film piu’ belli visti al festival quest’anno. Foreing Parts, di Verena Paravel e Jp Sniadecky si aggiudica anche il premio come migliore opera prima. I pardini del concorso “Pardi di domani” dedicato ai cortometraggi vanno a HISTORY OF MUTUAL RESPECT di Gabriel Abrantes e Daniel Schmidt, Portogallo per la sezione internazionale e a KWA HERI MANDIMA (Good Bye Mandima) di Robert-Jan Lacombe per il concorso svizzero.
Fra i premi “minori” il monumentale Karamay di Xu Xin ottiene quello della giuria dei giovani che assegna il secondo posto a “Pietro” di Francesco Gaglianone che evita cosi’ al cinema italiano di restare completamente a mani vuote (fatta eccezione, evidentemente, per i premi “alla carriera” assegnati a Chiara Mastroianni e a Francesco Rosi). Il Premio del Pubblico invece, assegnato dal voto popolare degli spettatori del festival va, come ampiamente previsto e meritato, anche se favorito dal maltempo che ha ridotto sensibilmente il pubblico di alcuni potenziali concorrenti, al film israeliano “The human Resources Manager” di Eran Riklis.
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