Dimunuiscono gli abbandoni di animali
Secondo l'Associazione italiana in Difesa di animali e ambiente, quest'estate gli avvistamenti di cani vaganti su strade e autostrade sono calati del 32,7%
Nel periodo compreso dal 25 luglio al 29 agosto 2010 (dato aggiornato alle ore 16) gli avvistamenti di cani vaganti ed abbandonati sulle strade ed autostrade italiane e segnalati al servizio telefonico e di segnalazioni via sms di AIDAA (Associazione Italiana Difesa Animali e Ambiente) sono stati 2680 contro i 4213 dello stesso periodo dello scorso anno con una diminuzione percentuale del 32,7%. Di questi 1435 sono state le segnalazioni relative a cani vaganti sulle autostrade italiane contro i 1945 dello scorso anno con una diminuzione del 36,3%.
Le segnalazioni sono giunte prevalentemente dalle regioni del centro-sud Italia con un picco per quanto riguarda la Puglia, la Campania, la Sicilia e la Calabria. Migliora notevolmente la situazione del Lazio ed in particolare della provincia di Roma dove le segnalazioni quest’anno sono state inferiori del 44% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno (dato territorio Regione Lazio).Anche il dato complessivo delle entrate nei 100 canili monitorati da AIDAA è in miglioramento si passa infatti dai 6616 cani entrati lo scorso anno agli attuali 4504 con un decremento del 32,7%. “Registriamo un dato assolutamente positivo anche se ovviamente parziale, rispetto al totale del fenomeno del randagismo italiano che rimane comunque molto elevato specialmente nelle regioni del centro-sud Italia e nelle isole maggiori- ci dice Lorenzo Croce presidente di AIDAA- dove in alcuni casi si registrano degli aumenti rispetto allo scorso anno. Il dato complessivo comunque è soddisfacente anche se rimane ancora tantissimo da fare. Innanzitutto occorrono fondi per una campagna di sterilizzazione e chippatura dei randagi per questo rinnovo il mio appello- conclude Croce- perché si faccia una campagna straordinaria al sud coinvolgendo anche la sanità veterinaria militare oltre che quella civile e le associazioni. Un dato negativo però rimane ed è il menefreghismo dei sindaci e delle polizie locali che sono intervenute solamente nel 19% delle circa 900 chiamate da noi fatte su casi di loro competenza, cosi come è praticamente impossibile trovare un servizio attivo di accalappiamento di randagi nei giorni festivi e nelle ore notturne anche in molte grandi città dove invece il servizio dovrebbe essere attivo”.
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