È morto Francesco Cossiga
Presidente emerito della Repubblica e senatore a vita, è morto a Roma all'età di 82 anni. Era ricoverato al Policlinico Gemelli dal 9 agosto scorso. Dal 2009 era cittadino onorario di Varese
È morto a Roma all’età di 82 anni Francesco Cossiga, presidente emerito della Repubblica e senatore a vita. Era ricoverato al Policlinico Gemelli dal 9 agosto scorso: gli è stata fatale un’ultima crisi cardiocircolatoria.
Esponente di primo piano della Democrazia Cristiana a partire dagli anni Sessanta, passerà alla storia come “il picconatore”, per le uscite polemiche che hanno contraddistinto l’ultima fase della sua vita politica, a partire dagli ultimi dei suoi sette anni come Presidente della Repubblica.
Dopo aver esordito come sottosegretario alla Difesa nel terzo governo Moro nel 1966, divenne ministro degli Interni nel 1976, affrontando con forza la situazione di mobilitazione sociale e politica e i fremiti che agitavano il Paese: gestì con pugno duro le manifestazioni di piazza, che culminarono in alcuni casi con la morte mai chiarita di alcuni manifestanti (su tutti, la giovane attivista radicale Giorgiana Masi) a quell’epoca, i cartelli e le scritte di contestazione contro di lui gli avevano pure cambiato il cognome in Kossiga.
Dimessosi da ministro dell’Interno dopo la morte di Aldo Moro, una sconfitta nei confronti delle Brigate Rosse impegnate nell’attacco al cuore dello Stato, divenne poi Presidente del Consiglio: si dimise dopo le accuse di aver avvisato il collega di partito Carlo Donat Cattin dell’imminente arresto del figlio, presunto militante di Prima Linea.
Nel 1983 fu eletto ottavo Presidente della Repubblica, succedendo al socialista Sandro Pertini. Dopo il crollo del Muro di Berlino il presidente alzò la cortina su alcuni episodi-chiave della storia repubblicana: svelò anche l’esistenza della rete stay-behind Gladio, inquietante presenza militare non ufficiale. Dopo Tangentopoli seguì la costituzione del Ccd, il partito neodemocristiano vicino al centrodestra. Negli ultimi anni, svolse un ruolo politico attivo come senatore a vita: appoggiò prima il governo D’Alema, il primo guidato da un ex PCI, poi il secondo governo Prodi e il terzo Berlusconi.
Cossiga negli ultimi anni aveva sviluppato anche uno stretto legame con Varese: operato all’anca nel 2000 del professor Cherubino, periodicamente si recava nella città giardino per i controlli alloggiando all’hotel Palace. E’ cittadino onorario di Varese dal 2009. Il figlio Giuseppe, attuale sottosegretario alla difesa del governo Berlusconi, è stato eletto per la prima volta nel collegio uninominale di Luino – Varese nel 2001, è stato riconfermato e poi rieletto nel 2008.
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