Gioventù e talento: ecco la nuova Yamamay
A oltre due mesi dall'inizio del campionato si radunano le farfalle di coach Parisi. Giudizio unanime: "Sarà un campionato equilibrato e avvincente. Ci mancherà la Coppa: uno stimolo in più per fare bene"
Un precampionato lungo due mesi e mezzo – un’eternità – è tutto da scoprire per le squadre di pallavolo femminile italiana, costrette a piegarsi a un allucinante calendario internazionale. Ma la voglia di tornare a lavorare (e a tifare) non manca certo nell’ambiente della Yamamay Busto, che si è radunata al palasport di viale Gabardi per iniziare a pensare alla stagione 2010/2011. Le ragazze del confermatissimo coach Carlo Parisi, una sorta di sir Alex Ferguson sottorete, hanno sfilato davanti a un bel gruppo di sostenitori e hanno iniziato a conoscersi a vicenda. Tante infatti sono i volti nuovi, all’insegna della gioventù: una scelta ben precisa ma anche ponderata, visto che le neo “farfalle” sono giocatrici che il mondo del volley definisce come grandi promesse.
Serena, Marcon, Carocci e l’olandese Mejiners si sono aggiunte a Campanari (fresca di scudetto nel beach), Kim e Valeriano, in attesa che le quattro nazionali (Bauer, Crisanti, Havelkova e Havlickova) si uniscano al gruppo.
LA DIRIGENZA – Ad accogliere le ragazze, come sempre, il presidente Michele Forte che si è già occupato dei test fisici pre-raduno ma che non si vuole sbilanciare per un pronostico. «Sempre emozionante partire con una nuova stagione: i miei collaboratori quest’estate hanno lavorato bene e ci hanno dato una squadra interessante, che dovrà destreggiarsi in un gran bel campionato. Qualcuno dice che il tasso tecnico calerà leggermente ma io non ne sono convinto; piuttosto credo che si alzerà il livello di agonismo e che aumenterà anche l’incertezza. La Yamamay vuole stare tra le prime, ma non fatemi dire una posizione precisa: diciamo non troppo lontani dal vertice».
Busto, dopo l’euroscorpacciata conclusa con la vittoria della Coppa Cev, quest’anno non disputerà tornei continentali. «Penseremo di più alla Serie A1 – spiega il dg Massimo Aldera – che anche secondo me sarà un torneo avvincente. Fare mercato non è facile: le nostre risorse sono costanti e dall’estero c’è sempre più concorrenza. Così abbiamo lavorato sul versante interno, ingaggiando diverse giovani che in prospettiva sono molto interessanti. Il campo poi ci dirà quanto possono crescere».
IL TECNICO – Anche Carlo Parisi è curioso di conoscere il potenziale a propria disposizione, un’arma ignota per tutti visto i tanti innesti giovani di casa Yama. «Avere un precampionato così lungo – spiega il coach – ha almeno un vantaggio: abbiamo tanto tempo per conoscerci, per lavorare e per capire dove migliorare. Non avremo impegni europei e ciò permetterà di concentrarci sul campionato che si preannuncia davvero incerto; Busto ha come sempre cambiato molto e ha scelto una strada nuova. Bisogna avere pazienza perché una rosa così ringiovanita ha bisogno di rodarsi: se però, oltre alla pressione, daremo fiducia alle ragazze io credo che potremmo avere belle soddisfazioni».
LA VETERANA – «In effetti, a 24 anni, è un po’ strano sentirmi definire così, ma quest’anno sono davvero arrivate tante compagne più “verdi” di me, e mi dovrò abituare a ciò». Parola di Federica Valeriano (foto a lato) che, al quinto anno di Yamamay passa direttamente dal ruolo di “pulcino” a quello di “chioccia” o quasi. «La cosa più importante però è quella di avere sempre tante motivazioni, ed è con queste che mi presento al raduno, che è sempre un momento particolare. Sono felice di essere rimasta, perché qui in pochi anni ho vissuto una serie di attimi da incorniciare: sono stati tanti i motivi di soddisfazione, che di quelli brutti nemmeno mi ricordo. Il top credo sia stata la vittoria di pochi mesi fa in Coppa: quest’anno non la faremo: sarà uno stimolo in più per fare bene e centrare una nuova qualificazione europea».
LA NOVITA’ – La carrellata del raduno si conclude con la “portavoce” dei nuovi acquisti, forse la più attesa perché dovrà prendere il posto di Fernandinha, una dei cardini delle ultime due edizioni della Futura Volley. «So di sostituire una giocatrice di alto livello, ma so anche che siamo due palleggiatrici diverse, sia per fisico sia per modo di gioco» spiega Valentina Serena, giunta a Busto da Bergamo, dopo una breve esperienza in Turchia. «Il mio arrivo è dei migliori: il palazzetto è davvero stupendo e l’ambiente notevole. Ho ritrovato diverse ragazze che conosco; con Marcon e Campanari ho già anche giocato: sarà più facile inserirsi».
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