Varese, impresa infinita: espugnata Torino 2-1

I gol strepitosi di Buzzegoli e Neto Pereira e una prova maiuscola permettono ai biancorossi di violare l'Olimpico nel giorno del ritorno in B. Per i granata segna Obodo ma non basta

Roba da uscire matti dalla gioia: al ritorno in Serie B dopo 25 anni il Varese si prende il lusso di far fuori il Torino in trasferta, legittimando il 2-1 finale con 90’ di gran gioco, occasioni e trame da far impallidire gli avversari. Roba da uscire matti, dicevamo, perché i bomber di giornata Buzzegoli e Neto Pereira mandano in orbita i settecento tifosi biancorossi, perché Pesoli e Pisano là dietro sono muri invalicabili, perché le ali macinano chilometri e cross sull’erba dell’Olimpico e perché Cellini – che pure non segna – fa venire un mal di testa infinito a tutta la difesa di Lerda e solo il palo gli vieta la marcatura. Insomma è un grande Varese, trafitto solo da un gran tiro di Obodo nel recupero del primo tempo che dà fiato alle speranze granata, poi affossate nei 45’ della ripresa. C’è in verità un possibile rigore negato nel finale ai padroni di casa, ma il 2-2 sarebbe stato francamente immeritato: non lo diciamo solo noi, ma i tanti tifosi e addetti ai lavori di fede torinista che hanno fatto i complimenti sfilando accanto alla tribuna stampa.
La serata “olimpica” si chiude con i cori dello spicchio di stadio biancorosso dove volano i giocatori subito dopo il fischio finale. Voci di festa, di presa in giro, di gioia: tutto già visto negli ultimi due anni, ma quando tutto questo avviene in casa del Torino (mai il Varese aveva vinto qui in passato) è ancora maledettamente più bello.
 
COLPO D’OCCHIO – Fa impressione sedersi al Comunale, ora ribattezzato Olimpico, e vedere accostato il nome del Varese a quello del Torino. Sul campo che ha ospitato i più bei nomi del calcio mondiale i ragazzi di Sannino e i loro tifosi si accostano con la massima umiltà. Il pre partita non regala granché fino a che allo stadio non arrivano i tifosi ospiti: i primi cori della serata sono tutti loro. Quando però le squadre entrano un campo il boato della Curva Maratona – davvero piena anche se in contestazione – si fa sentire.
 
FISCHIO D’INIZIO – Confermate le indicazioni della vigilia da parte di Lerda e Sannino. L’ex mister della Pro recupera Ogbonna in difesa e, in assenza di capitan Bianchi, lancia fin dall’inizio il nuovo arrivato Bernacci, punta nel 4-2-3-1. Il Varese presenta 8/11 già in campo lo scorso anno: le eccezioni sono Pesoli, Pugliese e Cellini. Ovvio lo schieramento, il 4-4-2, con Zecchin e Carrozza in spinta sulle fasce.
 
calcio torino vareseIL PRIMO TEMPO – L’inizio è tutto di marca ospite. Sfruttando qualche errore di impostazione granata, il Varese riparte con i suoi uomini veloci. In 5’ ci vogliono due interventi di Ogbonna e un’uscita di Morello mentre Cellini perde l’occasione giusta facendosi rimontare. Quando però il Toro si distende con Iunco a sinistra (complice una posizione dubbia) l’Olimpico grida alla rete per il tiro a botta sicura di Bernacci: Pisano però è formidabile e respinge sulla linea. Passata la paura riecco il Varese che non ha paura e al 14’ passa in vantaggio su punizione nata da un fallo di Di Cesare al limite su Cellini. Batte Buzzegoli e la sua trasformazione è strepitosa, alla Zico: palla dietro alla barriera dove Morello non può farci nulla (foto di S. Raso).
A reagire ci prova Sgrigna con una paio di percussioni sulla sinistra: difesa varesina un po’ in affanno ma Moreau stavolta non rischia. Uno scontro a metà campo raffredda la contesa ma il Varese non ha intenzione di indietreggiare e continua a fare la partita: addirittura è il Torino a usare l’arma del contropiede che Pesoli e Pisano contengono bene. E al 35’ i settecento di Varese tornano a esplodere per il raddoppio: stavolta è Neto a segnare ma l’azione è ancora un capolavoro. Sono almeno cinque i giocatori che toccano la palla di prima fino all’appoggio decisivo e tutto sommato facile del brasiliano (foto sotto di S. Raso). Proprio “Leo” poco dopo rimane a terra per un problema muscolare e con la superiorità numerica il Torino accorcia. A siglare il 2-1 con cui si va al riposo è Obodo con un gran destro al volo dal limite, quando ormai si sta giocando il recupero: nulla da fare per Moreau con la palla che si infila con precisione millimetrica.
 
LA RIPRESA – Lerda toglie Gorobsov e Belinghieri e inserisce Zanetti e Stevanovic dal primo minuto; poco dopo Neto – subito pericoloso con un diagonale – alza bandiera bianca e lascia il posto a Mustacchio. Al 5’ tocca a Morello negare il gol a Cellini che inventa un sinistro al volo da posizione difficile ma trova pronto il portiere granata; sul proseguimento un uomo del Varese cade in area ma l’arbitro non interviene. Poco dopo i biancorossi rischiano: uscita a vuoto di Moreau su un corner e sul successivo contrasto di testa la palla supera la traversa.
Il Torino ora pressa con maggior convinzione e manda un po’ in affanno il Varese, anche se Pisano emerge ancora nelle difficoltà. Cellini però ci prova su ogni palla e al 12’ costringe la difesa di casa a un salvataggio non semplice. Due minuti dopo Pesoli si addormenta (unico errore del centrale), Obodo serve Sgrigna che a tu per tu con Moreau fallisce un’occasione enorme. Il fantasista ci prova poco dopo su punizione ma il portiere stavolta è bravo e mette in angolo.
Le due squadre si rispondono in un batti e ribatti emozionante: in un minuto ci sono un palo di Cellini (destro in diagonale su assist di Mustacchio) e un’altra parata di Moreau su bel tiro di Iunco diretto al sette. Sannino dà fiato in mezzo con Osuji che rileva Zecchin; Lerda conclude i cambi con Rivalta, non proprio amato dallo stadio sabaudo a giudicare dai commenti. Chi invece brilla è Pesoli, gladiatore sulla linea difensiva biancorossa: lui e i compagni di reparto lottano in modo incredibile anche nei 4’ di recupero quando il Toro protesta (forse a ragione) per un tocco di mano in area di Camisa su un cross da destra, giudicato non volontario e con l’arto attaccato al corpo. E, lo ripetiamo, il fischio più onesto in quei frangenti è stato quello triplice giunto poco dopo, quello del 2-1 per il Varese, davvero bentornato in Serie B.
 
Torino – Varese 1-2 (1-2)
 
Marcatori: Buzzegoli (V) al 14’ pt, Neto Pereira (V) al 35’ pt, Obodo (T) al 46’ pt.
 
Torino (4-2-3-1): Morello; Filipe, Di Cesare, Ogbonna, Garofalo (Rivalta dal 28’ st); Gorobsov (Zanetti dal 1’ st), Obodo; Sgrigna, Belinghieri (Stefanovic dal 1’ st), Iunco; Bernacci. All. Lerda. A disp.: Bassi, Gasbarroni, Lazarevic, Carrieri,.
Varese: Moreau; Pisano, Pesoli, Camisa, Pugliese (dal 39’ st) Figliomeni; Zecchin (Osuji dal 20’ st), Buzzegoli, Corti, Carrozza; Cellini, Neto Pereira (Mustacchio dal 3’ st). All. Sannino. A disp.: Café, Gambadori, Tripoli, Eusepi.
Arbitro: Guida di Torre Annunziata (Rubino e Meli – IV°uomo Borriello).
Note. Serata calda e afosa, terreno in ottime condizioni. Ammoniti: Pugliese, Di Cesare, Carrozza, Zanetti, Ogbonna, Iunco. Calci d’angolo: 6-6. Spettatori: 14.590. Incasso: 125.310 euro.

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Pubblicato il 23 Agosto 2010
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