56 milioni di franchi per i comuni italiani di confine
L'importo sarà versato dalla Svizzera all'Italia. È calcolato sul gettito fiscale proveniente dall'imposizione sugli stipendi dei lavoratori frontalieri
È pari a oltre 56 milioni di franchi la somma versata quest’anno dalla Svizzera all’Italia nell’ambito della compensazione finanziaria a favore dei Comuni italiani di confine. Lo ha comunicato questa mattina il Dipartimento delle finanze e dell’economia del Canton Ticino. Proprio ieri, ad Airolo, si è svolta l’annuale riunione bilaterale in materia fiscale come previsto dall’Accordo italo–svizzero del 3 ottobre 1974. Quest’ultimo prevede il versamento annuale da parte dei Canton Grigioni, Ticino e Vallese ai comuni italiani di confine di una parte del gettito fiscale proveniente dall’imposizione sulle remunerazioni dei frontalieri. L’incontro tra i rappresentanti svizzeri e italiani è stato aperto dalla Direttrice del Dipartimento delle finanze e dell’economia Laura Sadis che ha ricordato lo stato dei rapporti bilaterali fra Svizzera e Italia e le buone relazioni fra i Cantoni e le Regioni di confine. "I lavori – spiega il Dipartimento – si sono svolti in un clima di cordiale amicizia e fattiva collaborazione, hanno permesso di verificare il buon funzionamento e l’importanza per le zone frontaliere dell’accordo in questione e rilevare nel contempo il contributo dei lavoratori frontalieri italiani all’economia svizzera".
Durante la riunione è stato reso noto l’importo della compensazione finanziaria sulle remunerazioni dei frontalieri per l’anno 2009 che ammonta precisamente a 56.515.122,27 franchi di cui è già stato effettuato il relativo versamento ed ha informato di aver trasmesso i dati statistici relativi al numero dei frontalieri italiani che operano nei Cantoni interessati dall’accordo.
La Delegazione italiana ha illustrato sia la ripartizione – tra gli enti locali interessati – delle somme ristornate per l’anno 2007, sia le opere che sono state realizzate o che sono in fase di progettazione grazie a tali somme. Le due Delegazioni erano presiedute dal Vicedirettore Giancarlo Lafranchi, della Divisione delle contribuzioni del Cantone Ticino, e dal dott. Vincenzo Persi, Dirigente presso la Direzione Federalismo Fiscale del Ministero italiano delle Finanze. La delegazione svizzera comprendeva rappresentanti delle Amministrazioni delle contribuzioni dei Cantoni Vallese, Ticino e Grigioni, nonché dell’Amministrazione federale delle contribuzioni e del Dipartimento federale degli affari esteri. La Delegazione italiana era composta da rappresentanti delle Regioni Piemonte e Lombardia, della Regione autonoma Valle d’Aosta, della Provincia autonoma di Bolzano/Alto-Adige, delle Comunità montane della provincia del Verbano-Cusio- Ossola e dell’Associazione dei Comuni di frontiera con il Cantone Ticino.
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