Arrestato a Malpensa boss della Sacra Corona unita

Le manette scattate ai polsi di Gennaro Solito, implicato in un'indagine di droga, estorsione e associazione mafiosa

gennaro solitoEra in Thailandia mentre nella sua terra, la Puglia, tintinnavano le manette. Ma non si è salvato al rientro in Italia, quando i carabinieri lo hanno arrestato non appena ha messo i piedi sulla scaletta dell’aereo atterrato a Malpensa. È così finito in carcere Gennaro Solito (qui nella foto segnaletica), cinquantaquattrenne di Ceglie Messapica, comune pugliese, accusato di essere un boss della Sacra Corona Unita. La procura della Repubblica di Lecce aveva infatti spiccato nei giorni scorsi diverse ordinanze di custodia cautelare per 9 persone accusate di reati attinenti al traffico di droga, l’estorsione e l’associazione a delinquere di stampo mafioso.
E così i carabinieri del R.O.S., della Compagnia di Gallarate e della Stazione di Milano Malpensa hanno eseguito oggi un’ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa dal G.I.P. del Tribunale di Lecce, nei confronti di un affiliato alla frangia brindisina dell’organizzazione mafiosa pugliese.
L’operazione è scattata alle 04 dei mercoledì, il 29 settembre, fra le due sponde dell’Adriatico: un’imponente operazione del R.O.S., del Comando Provinciale di Brindisi e delle Forze Speciali della Polizia Albanese, che aveva consentito la cattura di altri 8 boss della Sacra Corona Unita. All’appello degli investigatori, però, mancava un nome: Gennaro Solito.
La sua latitanza, però, è durata soltanto 24 ore. I carabinieri del R.O.S. infatti non avevano perso le tracce del cinquantaquattrenne che si trovava in Thailandia e, una volta avvistato al momento dell’imbarco aereo per Malpensa lo hanno atteso all’arrivo in aeroporto, dove lo hanno immediatamente bloccato e arrestato, in collaborazione con la polizia di frontiera.
Il provvedimento cautelare scaturisce da un’indagine condotta sin dal 2007 sul clan “Vitale” di Mesagne (BR), facente capo ad Antonio Vitale, detenuto, esponente di vertice della Sacra Corona Unita brindisina e diretta emanazione del capo storico Pino Rogoli.
Gli arrestati avevano di fatto ricostituito la struttura di vertice della Sacra Corona Unita fondata da Giuseppe Rogoli, al quale continuavano a far riferimento.
È stato documentato dagli investigatori il processo di riorganizzazione del gruppo, sotto la guida dei pregiudicati Daniele Vicentino ed Ercole Penna, che avevano progressivamente esteso la loro influenza da Mesagne ai comuni limitrofi di Ostuni, Oria e Ceglie Messapica, imponendo nuove regole di rigida divisione territoriale, con un referente per ciascuna località e la delimitazione del raggio d’azione dei gruppi affiliati ai rispettivi territori. Veniva inoltre esclusa la possibilità di reclutamento in aree diverse da quelle direttamente controllate, per evitare le tensioni verificatesi in passato.
Proprio il boss Gennaro Solito, arrestato a Malpensa, aveva assunto il ruolo di referente della Saqcra Corona Unita sul centro di Ceglie Messapica, imponendo il pizzo agli imprenditori e controllando il locale mercato della droga, in particolare cocaina.
Il sodalizio aveva infatti assunto un ruolo centrale nel traffico di cocaina, avvalendosi per gli approvvigionamenti di due autonomi canali in Piemonte e Calabria. Nell’indagine è stato inoltre accertata l’attività nel controllo di centri scommesse on-line e di sale da gioco, con l’imposizione di forniture di slot machine nella zona del Brindisino.

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Pubblicato il 30 Settembre 2010
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