Berlusconi va avanti ma Fini farà il suo partito

Tra gli obiettivi del Governo il Lodo Alfano, la separazione delle carriere, le responsabilità dei magistrati, il federalismo, il ponte sullo stretto e la Salerno-Reggio Calabria

E’ in corso il dibattito alla camera, alle 19 è prevista la votazione di fiducia sui cinque punti

Gli interventi in aula

Ironico Bersani, che ricorda come non c’è stata la crescita economica. Definisce il premier un impresario del teatrino della politica e chiede riforme sull’economia.
Casini chiede al governo di tornare ai problemi veri, Reguzzoni per la Lega definisce "concreto" il discorso del presidente del consiglio. 
Intervento incendiario di Antonio di Pietro che ha attaccato Berlusconi con parole a tratti sboccate (lo ha definito stupratore della democrazia) .
Il premier si è agitato e ha urlato platealmente solo quando ha parlato della compravendita di deputati provenienti dall’Udc. «Non ho mai fatto alcuna compravendita» ha spiegato Silvio Berlusconi durante il discorso parlamentare, aggiungendo che i parlamanteri che hanno tradito Casini non avranno alcun premio in cambio. Il premier ha riferito ai deputati di aver telefonata a una deputata dell’Udc ma di aver avuto dovuto appendere subito perché stava partendo per una missione in Russia.  

E‘ tornato  alla camera alle 16 e 30 il premier, per le repliche al dibattito parlamentare sulla fiducia. Nella mattinata, tre notizie. Berlusconi ha chiesto la fiducia su cinque punti programmatici. Fini ha annunciato che voterà a favore del governo. Lo stesso Fini ha convocato i suoi parlamentari per martedì. lI presidente della Camera avrebbe annunciato questo appuntamento durante la riunione del gruppo Futuro e libertà alla Fondazione Farefuturo, al termine dell’intervento del premier Silvio Berlusconi a Montecitorio.

La cronaca della mattina

Il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi ha illustrato al Parlamento i 5 punti sul quale Silvio Berlusconiintende trovare l’intesa di una maggioranza che porti a termine l’intera durata della legislatura.
Giustizia, federalismo, Mezzogiorno, fisco e sicurezza sono gli obiettivi sui quali Berlusconi chiede il consenso, si tratterebbe di una «strategia coesa fatta da capisaldi per far uscire dalla crisi un’Italia più competitiva».
Berlusconi ha ricordato le condizioni politiche che hanno determinato le forze politiche all’interno del Parlamento: «il bipolarismo è stata la prima grande riforma voluta dal popolo che ha deciso chi erano i vincitori e mandato in archivio le pratiche di una vecchia politica».
Il premier ha ricordato i successi raggiunti dal Governo in questi primi anni di legislatura, «L’Italia – ha detto il Premier – ha tenuto alla crisi meglio degli altri paesi. Questo grazie al suo tessuto economico fondato sulle piccole e medie imprese e sulle garanzie date dagli ammortizzatori sociali. Il governo ha il merito di aver sostenuto questa realtà non aumentando il deficit della spesa pubblica tenendo in ordine i conti pubblici».
Pilastro dell’azione di Governo è stato secondo Berlusconi anche quanto fin qui fatto per il federalismo, «un federalismo solidale che sarà una cerniera di unione per l’Italia».
Anche in politica estera Berlusconi rivendica l’esistenza di un progetto, «l’Italia finalmente svolge un ruolo da protagonista in politica internazionale, sul quale la comunità internazionale fa affidamento per risolvere le situazioni di criticità, come quando il Governo italiano ha permesso la riapertura del dialogo tra Russia e Stati Uniti».
Berlusconi ha poi illustrato il contenuto dei famosi cinque punti, anticipando quale sarà la politica e gli obiettivi che dovranno guidare l’azione di Governo.
Sul tema della giustizia ha illustrato i contenuti di massima di «una riforma generale della giustizia», guidata dall’obiettivo di «rendere effettiva la parità tra accusa e difesa, e per una maggiore tutela delle vittime ma anche una maggiore garanzia per gli indagati». Berlusconi ha quindi anticipato un’azione legislativa che va nella direzione di intervenire sulla riforma del Consiglio superiore della Magistratura, «che sarà separato in due rami, due ordini, quello giudicante e quello inquirente». La separazione delle carriere rientra dunque nel programma, insieme «al nostro impegno per aumentare la normativa sulla responsabilità dei magistrati che sbagliano» perchè «spetta al legislatore fare le leggi, i magistrati le applicano. Negli ultimi 16 anni questo equilibrio è stato alterato».
Il premier ha anche annunciato la volontà di proseguire nello sviluppo dello sfruttamento dell’energia nucleare. Ha promesso il completamento della Salerno-Reggio Calabria, e entro dicembre ha annunciato la presentazione del progetto definitivo per la realizzazione del ponte sullo stretto di Messina.
Il Presidente del Consiglio ha parlato anche delle tensioni all’interno della maggioranza, con un discorso che sembra dare il via alla pacificazione. «Su problemi nuovi ci può essere un necessario dibattito per raccogliere un maggiore consenso – ha detto Berlusconi – La mia indole personale è sempre stata aperta al confronto e ad accogliere l’apporto del contributo altrui».
E riferendosi al gruppo dei finiani ha ricordato le ultime vicende, «negli scorsi mesi la dialettica nella maggioranza eletta dal popolo ha superato il limite. Nel Pdl s riconoscono laici e cattolici, operai e padroni, nord e sud, noi uniamo la società italiana versa un futuro migliore. Chi si è candidato con il Pdl si è impegnato a perseguire l’unità e non le divisioni». Tuttavia Berlusconi apre al rapporto futuro, «credo comunque che i passi indietro determinati dalle vicende di questi mesi non hanno intaccato il progetto della maggioranza. Si può continuare a costruire pur riconoscendo le diversità politiche. Sono convinto che in questo periodo d’instabilità non servono divisioni. Gli elettori non vogliono andare a votare. Abbiamo il dovere di continuare a governare, e anche le opposizioni valutino il nostro programma riformatore».
Il presidente della Camera Gianfranco Fini non ha lasciato alcun commento all’uscita dalla camera.

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Pubblicato il 29 Settembre 2010
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