E “AUF” diventa “Abbiamo Unito le Forze”

Storia della nascita di un neologismo (ancora in prova) coniato durante un convegno

Andare a “ufo” (o “auff”, come si dice in dialetto o a “ufa”, in piemontese). Vuol dire – nel linguaggio comune di alcuni vernacoli locali – scroccare; “Profittare dell’altrui senza spendere del proprio”, recita il Devoto Oli. La provenienza di questo detto sta nella sigla che un tempo proprio sulla via d’acqua Locarno-Milano veniva impressa ai barconi che facevano la spola tra la capitale meneghina e le cave di marmo sul Lago Maggiore. Su queste chiatte, appunto, era ben impressa la scritta “Ad Usum Fabricae”: erano per la “fabbrica del Duomo”. In realtà il trasporto di laterizi su barconi fu un fatto comune anche per San Pietro a Roma e Santa Maria del Fiore a Firenze, infatti anche da queste parti non è infrequente sentire qualcuno usare questo termine. Bene, questa sigla potrebbe oggi avere anche un significato diverso. Il copyright ce l’ha, salvo smentite, Paolo Ravellotti, viticoltore, presidente della camera di commercio di Novara, che alla conclusione del suo intervento ad Arona per discutere della via d’acqua Locarno-Venezia ha cambiato il significato alla sigla, coniando un neologismo. «E se da oggi Auf non volesse più dire andare a scrocco, ma ‘Abbiamo unito le forze?’» si è chiesto, tra gli applausi della platea? Non resta che aspettare di vedere il risultato di questa unione di forze, magari per un viaggio inaugurale prima del 2015 sul battello che in poche ore possa portarci da Locarno a Milano, giusto per l’aperitivo. A ufo, naturalmente.

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 13 Settembre 2010
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