Il mondo del basket si muove per ricordare Fabio Porta
Tam-tam su Facebook per intitolare il palazzetto al giovane cestista scomparso pochi mesi fa. Il sindaco Caprioli: "Bella idea, invito tutti ad aderire alla raccolta delle firme"
Il basket varesino è un mondo vasto, molto frequentato, ma nel quale tutti si conosco e si stimano, al di là dei campanili e dagli scontri accesi sotto canestro. Lo ha dimostrato la recente mobilitazione di "Cestisti fino al midollo", realizzata in collaborazione con l’Admo, lo ribadisce in questi giorni una campagna altrettanto nobile: intitolare il palasport di Gorla Maggiore a Fabio Porta, l’ex capitano della squadra locale deceduto nei giorni scorsi per un male incurabile.
Bandiera della Gorlese, nonostante la giovane età (33 anni), Fabio era molto conosciuto nell’ambiente dei canestri e la sua scomparsa è stata un vero e proprio shock nonostante da anni stesse lottando contro la malattia. Dopo i funerali, cui ha partecipato una marea di gente nonostante il periodo ancora di ferie per molti, quattro suoi amici hanno trovato il modo di ricordarlo anche in futuro: quella dell’intitolazione al "capitano" dell’impianto di gioco in cui è stato tante volte protagonista. Samuele Cattaneo, Alessandro Giglio, Alessandro Giraldin e Roberto Legramandi hanno così lanciato l’idea attraverso Facebook, mettendo a disposizione un modulo per raccogliere le firme da presentare in Comune e richiedere così la dedica del palasport a Porta.
Le adesioni sono subito fioccate e hanno coinvolto tantissimi volti noti delle "minors" del Varesotto oltre che molti amici e conoscenti di Fabio.
E l’idea è stata accolta a braccia aperte dal primo cittadino Fabrizio Caprioli: «Conosco personalmente la famiglia di Fabio – spiega il sindaco a VareseNews – e, insieme a mio figlio, ho visto giocare il "capitano" parecchie volte con la maglia della Gorlese. Era un esempio per tutti e soprattutto per i giovani che si avvicinavano al basket nella nostra società: per questo da parte mia e della Giunta non ci sono preclusioni né obiezioni per intitolargli il palazzetto. Chiedo anzi alla cittadinanza di aderire alla raccolta firme iniziata in questi giorni, affinché questa iniziativa sia il più possibile condivisa e possa essere votata in consiglio comunale: Fabio se lo merita».
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