Il sindaco: «La Lega è fuori dalla maggioranza»

Marco Roncari annuncia il divorzio dall'alleato. Spaccatura apparentemente insanabile sulla nomina del nuovo assessore ai servizi sociali dopo che la stessa Lega aveva costretto alle dimissioni il precedente

Il braccio di ferro è durato più del dovuto e il sindaco Marco Roncari ha preso la sua decisione: «Si va avanti senza la Lega Nord». Il primo cittadino di Fagnano Olona non vuole continuare oltre l’alleanza con il Carroccio reo, a suo dire, prima di aver costretto alle dimissioni l’assessore ai servizi sociali Romano Chierichetti, proposto dalla stessa Lega Nord, e in secondo luogo di aver proposto al suo posto una persona che "ha molte qualità ma non quelle necessarie a svolgere al meglio il ruolo di assessore ai servizi sociali".

L’uomo proposto dalla Lega Nord per sostituire Chierichetti è Fausto Bossi, consigliere leghista molto attivo con la Pro Loco cittadina. Il suo profilo, però, non è risultato essere confacente all’incarico e il sindaco, dopo diverse richieste di cambiare, non ha ottenuto risposte positive: «Ho stima per Bossi – ha detto Roncari – ma è evidente che l’assessorato ai servizi sociali richiede competenze specifiche per un settore delicato e non credo che sia lui la persona giusta. Questo mio convincimento mi ha portato a decidere di chiudere l’alleanza con la Lega visto che non intendono cambiare parere e quindi andremo avanti da soli, i numeri ci sono». Un po’ risicati ma ci sono, ora la giunta Roncari può contare su 11 consiglieri contro i dieci dell’opposizione e un colpo di tosse potrebbe frmare l’azione amministrativa. Sempre che la Lega non retroceda e non imponga il veto sul nome di Bossi.

Dall’opposizione di centrosinistra giungono critiche pesanti sia alla Lega che al Pdl: «Una scelta così importante per l’amministrazione comunale, nell’aria già da tempo, è stata volutamente nascosta ai consiglieri e ai numerosi cittadini presenti nell’ultimo consiglio comunale del 27 – scrive in una nota Santi Di Paola – con un sindaco che ha ingannato tutti parlando genericamente di screzi in famiglia quando aveva, insieme a quel che resta della sua maggioranza, già deciso per il divorzio dalla Lega. A nostra memoria non ricordiamo uno sfregio di tale misura fatto all’istituzione comunale da un sindaco e da una ex maggioranza in consiglio. Ex, si , perchè l’avere una risicata maggioranza numerica non vuol dire essere maggioranza nel paese. Non si può ignorare che la Lega sia stata determinante nella vittoria dello scorso anno e quindi se questo sindaco e questa amministrazione avessero un sussulto di dignità politica dovrebbero presentarsi dimissionari e sottoporsi al giudizio dei cittadini per verificare se hanno il consenso della maggioranza della popolazione. Lo faranno? Non crediamo perchè se hanno dimostrato qualcosa in questo anno di amministrazione o poco più è stato l’attaccamento alle poltrone e basta».

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Pubblicato il 29 Settembre 2010
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