Il sindaco rosso: «Noi siamo leghisti”

L'articolo del viaggio In vespa realizzato in agosto di quest'anno

angelo vassallo«Le alici sono un pesce intelligente, per questo a luglio sono venute qui a branchi enormi. Proprio ad Acciaroli. Non succedeva da decenni che ne arrivassero così tante. E con loro i pescherecci da ogni parte del Tirreno. La sera il mare era illuminato da centinaia di lampare, e la mattina all’alba vedevi scaricare le casse piene». Angelo Vassallo se ne intende perché andava per mare da quando aveva i pantaloni corti. Lo chiamano tutti il “sindaco pescatore”. Non perché è appassionato, ma perché era davvero il suo lavoro. «Sai quanti pesci spada ho preso? Gli scampi davano soddisfazione, ora se ne trovano sempre meno. Il tonno è il più difficile perché lotta fino alla fine, mentre la spigola è la più intelligente e furba. Non la trovi mai nelle reti».
Da qualche tempo con il suo piccolo gozzo ha ripreso ad alzarsi alle cinque e va per mare. Lo trovo sulla banchina del porto. È appena rientrato e sorride felice con in mano due aragoste. «Queste le porto a mio figlio che ha un ristorante qui in paese».
Acciaroli non fa comune. Insieme con Pioppi al mare, e quattro frazioni di collina, fa parte di Pollica. Una realtà unica al mondo. Una sfilza di premi di ogni tipo, soprattutto ambientali. Da alcuni anni è paese Slow con il cacioricotta a fare da bandiera. E a proposito di bandiere, sulla spiaggia sventolano quelle blu e quella delle cinque vele di Legambiente e del Touring, perché Acciaroli e Pioppi sono considerate le località con i parametri migliori di tutta la costa italiana.
«Questo paese ha preso coscienza. Se raggiungiamo il 70% di raccolta differenziata non può essere solo merito dell’amministrazione. I cittadini hanno capito che il territorio è la nostra prima ricchezza, e così noi abbiamo pianificato e scelto di non crescere come abitanti. Le case consumano territorio, e questo non deve più succedere. Non vogliamo che ci sia una politica delle seconde abitazioni. Non portano niente a nessuno».
Angelo Vassallo è stato per sette anni anche presidente della Comunità montana e ora è uno degli amministratori del parco del Cilento, istituito nel 1993.
«L’Italia è un paese di matti. Lo vedi il porto? Noi lo abbiamo ristrutturato, abbiamo fatto dei mutui per quarant’anni, ci lavorano tanti nostri giovani; e lo Stato cosa fa? Vorrebbe che lo gestissero i privati. Così loro ci fanno profitti e basta. Noi invece i soldi li investiamo in progetti sociali, e nei servizi per i nostri cittadini. Abbiamo costruito un caffè letterario nel paese più piccolo. Abbiamo realizzato un lungomare pedonale a Pioppi, dove altrimenti la gente non sapeva nemmeno dove incontrarsi. Stiamo costruendo un centro nautico che gestiranno dei ragazzi disabili. Ed entro la prossima estate rifaremo tutto il piazzale a fronte del porto. Per avere la concessione della struttura, che ci costa un sacco di soldi, abbiamo dovuto fare causa allo Stato. Cose da pazzi».
Lo provoco sul federalismo e lui non si tira certo indietro. «Questa è un’amministrazione di sinistra, ma noi siamo leghisti. La nostra salvezza viene proprio dalla Lega e confidiamo nella Lega per le riforme delle autonomie. Noi lo vogliamo il federalismo. L’Italia siamo noi, la somma dei comuni, e il danno della politica a livello nazionale, è che non conosce i territori e non sa più ascoltare. Noi non vogliamo niente dallo Stato, ma almeno ci lasci le nostre cose».
Angelo Vassallo ha un’energia e una passione travolgente e quando inizia a raccontare incanta. «La dieta mediterranea è nata qui con Ancel Keys, l’inventore della famosa razione K, che costituì la base per l’alimentazione di sussistenza dei militari americani. Lo scienziato è morto a 101 anni e visse qui per quasi tre decenni in una località che chiamò Minnelea, in omaggio alla sua città di Minneapolis e alla vicina polis magnogreca di Elea, patria di Parmenide e Zenone. Keys mise insieme un gruppo di scienziati dell’alimentazione e le sue ricerche hanno portato benefici in tutto il mondo».

L’articolo è stato scritto l’11 agosto del 2010 e pubblicato nei giorni successivi sui quotidiani La prealpina e L’unità.
Qui sotto l’intervista video, conservata su You Tube, realizzata da Marco Giovannelli in quello stesso giorno

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Pubblicato il 06 Settembre 2010
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