L’assalto dei precari: “Occorreva maggior buon senso”

All'indomani della caotica convocazione dei precari, il dirigente Merletti fa il bilancio della giornata e delle cattedre. Indagine sul personale ATA: il 20% ha limiti operativi

I docenti in attesa fuori dal Manzoni«Le tensioni fuori dalla Dante? Un eposodio subito rientrato». Il dirigente dell’Ufficio scolastico territoriale Claudio Merletti ridimensiona l’intervento della polizia per riportare la calma nel pomeriggio di ieri, martedì 31 agosto, fuori dalla media Dante: « Si erano presentati tutti insieme ed erano entrati nell’androne della Dante – spiega il dottor Merletti – un ambiente troppo angusto. Così qualcuno ha iniziato a soffrire per mancanza d’aria. Il nostro funzionario ha chiesto gentilmente ai presenti di uscire nel cortile. Nessuno, però, si è  mosso mentre il clima è diventato più teso. A quel punto, il funzionario ha interrotto le operazioni e ha chiamato la polizia. Nel giro di breve tempo, la situazione si è normalizzata: tutti sono usciti ed è tornata la calma».

I docenti vi hanno accusato di disorganizzazione: tutte le classi di concorso chiamate contemporaneamente, in un cortile, senza megafono
« È stato il meglio che potessimo fare.  I tempi per sbrigare tutte le pratiche di fine anno, valutare le supplenze disponibili, sono stati strettissimi. Un vero tour de force.  Certo, ci aspettavamo una risposta diversa, di buon senso. Chi non era ai vertici della graduatoria poteva presentarsi tranquillamente più tardi, quando i primi avevano già sbrigato le pratiche. Ciò avrebbe evitato l’intasamento. Le graduatorie servivano a graduare gli arrivi»

Parliamo di chi è senza futuro, degli insegnanti delle "educazioni", fisica, tecnica, musicale. Per loro, zero posti e trenta sovranumerari
« Non possiamo ancora valutare la loro posizione. Stiamo verificando la situazione reale, i progetti che partiranno. Solo con il quadro preciso si potrà inoltrare la richiesta di ammortizzatori sociali alla Regione. Ricordiamo, però, che lo scorso anno furono solo due le richieste che partirono dalla nostra provincia. Io non sarei pessimista, ma dobbiamo ricordare che il nostro welfare sta cambiando»

E per gli ATA? Si temono problemi soprattutto nelle primarie per mancanza di bidelli che sorveglino i bambini nel pre scuola o a mensa
« Anche in questo campo abbiamo spalmato tutto quello che potevamo, sia a luglio sia recentemente.  Dobbiamo capire dove e se ci sono situazioni di reale sofferenza su cui intervenire tempestivamente. Voglio, però, dire che in provincia il 20% del personale ha presentato esenzioni o invalidità che ne limitano l’impiego. Ci sembra una percentuale un po’ eccessiva, anche perchè ci sono scuole con una concentrazione di personale non abile che è davvero difficile da gestire. Abbiamo già effettuato un monitoraggio sul personale di diritto e ora ne avvieremo uno su quello di fatto. Dobbiamo valutare i titoli presentati. I dirigenti dovranno assicurarsi la veridicità delle posizioni del proprio personale: saranno loro i responsabili che la macchina funzioni. In tempi di contrazioni non è più il tempo della tolleranza».

Che inizio d’anno dobbiamo aspettarci?
« Direi tranquillo, regolare. A parte situazioni contingenti, legati a situazioni dell’ultimo minuto…»

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 01 Settembre 2010
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