“La farmacia può diventare un polo sanitario importante”
Taglio del nastro per la farmacia numero due, gestita dalla Saronno Servizi. Rimessi a nuovo spazi, arredamenti e impianti
Torna la Farmacia Comunale 2 di via Valletta. È terminata l’operazione di restyling dello stabile di effettuata tra il mese di agosto e le prime settimane di settembre con il minimo disagio per l’utenza. L’esercizio – gestito dalla Saronno Servizi, società partecipata del Comune di Saronno – è tornato nuovo non solo dal punto vista strutturale, ma anche dell’arredamento. La ristrutturazione dello stabile, che risale agli anni Settanta, ha previsto il rifacimento dell’impianto elettrico e di riscaldamento, la realizzazione dell’impianto di condizionamento e di riciclo dell’aria modulato in base alle zone, il rinnovamento dell’intonaco interno, oltre al posizionamento del nuovo mobilio espositivo. Il taglio del nastro è avvenuto giovedì mattina alla presenza del sindaco Luciano Porro, del presidente della società, Alberto Fidanza, del direttore, Giordano Romano, del consigliere di amministrazione Frizzi in rappresentanza dei comuni minori, del parroco don Alberto Corti che ha benedetto la struttura.
«I lavori ci hanno permesso di rimodulare tutti gli spazi al fine di offrire un maggior servizio al cliente, più fruibile e agevole – dichiarano dalla Saronno Servizi e dal Comune –. Siamo pienamente soddisfatti di questo intervento di ristrutturazione, che era necessario e non più prorogabile. Non vi erano infatti mai stati, negli anni passati, interventi di adeguamento strutturale».
È stato un investimento importante per la struttura, per cui sembra che i miglioramenti non siano finiti. Secondo la Saronno Servizi «In futuro non si esclude che la farmacia possa diventare un polo parasanitario importante. Tutta la ristrutturazione – eseguita seguendo tutte le normative dell’Asl con particolare attenzione al riciclo dell’aria – è stata effettuata tenendo conto anche delle prospettive future: in base al decreto legislativo 153 del 2009 le farmacie potranno estendere le attività e le prestazioni offerte alla propria clientela, diventando in prospettiva un polo parasanitario per il territorio di competenza».
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