La tecnologia in aiuto al recupero dell’ex chiesa del San Michele

Una rilevazione con strumenti modernissimi, a costo zero per il Comune, farà da base per gli interventi a seguire. L'unica testimonianza medievale del paese è anche oggetto di una tesi di laurea

L’ex Chiesa del San Michele di Golasecca è uno dei patrimoni storici del paese, alto fra le colline sulla verdeggiante sponda del Ticino. L’amministrazione comunale vi ha rivolto la sua attenzione: determinante, a tale fine, risulta l’indagine che oggi, venerdì 10 settembre, è stata attuata.
Si tratta di un rilevamento effettuato con una tecnologia particolarmente avanzata, ma soprattutto a a costo zero per le casse comunali, che consentirà di aggiornare lo stato del monumento.
L’acquisizione dei punti rilevati, in collaborazione con Leica Geosystem mediante l’utilizzo del Laser Scanner 3d HDS-6000, permetterà di ottenere in tempo reale una dettagliata restituzione tridimensionale del monumento. Questa costituirà la base di partenza per il progetto secondo i progressivi gradi di intervento, consentendo al San Michele di poter diventare uno dei più importanti punti strategici di accoglienza nel circuito culturale del territorio di Golasecca (con il Sentiero delle lavandaie e la rete degli altri percorsi storico-turistici) e non solo.
Un grazie dall’amministrazione comunale alla laureanda in architettura Elena Pelti che sta lavorando ad una tesi sul tema del San Michele e del suo contesto paesaggistico, il cui relatore è il Prof. Arch. Darko Pandakovic, stimato paesaggista e docente al Politecnico milanese. Specializzazione e ruolo che condivide con il sindaco di Golasecca, architetto Maria Maddalena Reggio.

La chiesa di San Michele

I resti della Chiesa del San Michele sorgono in un punto elevato rispetto al centro storico, con buona visuale panoramica sulla valle del Ticino, tra fitta vegetazione naturale o piantata, come i tigli che ricordano i caduti della Grande Guerra. È la sola testimonianza della Golasecca medievale, essendo sorta, si presume, nell’XI secolo, quasi mille anni or sono. Sopravvivono alcuni caratteri identificabili dell’originario stile romanico, caratteristico dell’epoca, fra cui il campanile. Di epoca moderna il porticato in facciata, come le cappelle con volta a botte. Si segnala la presenza di affreschi molto antichi, in stato moilto precario, tra cui uno risalente all’epoca della chiesetta originaria. Dagli anni Sessanta l’edificio era rimasto in completo abbandono, il suo recupero quale elemento di pregio storico e valore paesaggistico è legittima aspirazione della comunità golasecchese.

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 10 Settembre 2010
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