Ronde, inizia il corso e c’è anche lo psicologo
87 iscritti, 7 docenti, e il saluto del prefetto Simonetta Vaccari e il presidente della provincia Dario Galli. Variegato e curioso, il mondo di questi volontari che si sono presentati puntuali al primo giorno di scuola
E’ iniziato, ieri sera, alle 20, il corso per osservatori volontari, con 87 iscritti, 7 docenti, e il saluto del prefetto Simonetta Vaccari e del presidente della provincia Dario Galli. Variegato e curioso, il mondo di questi volontari che si sono presentati puntuali al primo giorno di scuola. Il primo ad arrivare è stato Yoka Ghislain, un volontario africano del Congo, che ha risposto all’appello del sindaco di Gazzada Schianno. Magazziniere a Varese ha deciso di iscriversi per rispondere all’allarme dei ladri: «Se ne sentono troppe in questo periodo, ho risposto all’appello perché c’è troppo casino in giro».
Ogni associazione ha una sua peculiarità. I ragazzi della Amoruso aiuto solidarietà e sicurezza (Cocquio Trevisago) sono quasi tutti atleti. Angelo Amoruso arriva in tuta. «Sono uscito adesso dall’allenamento – racconta – noi il corso lo facciamo ma certo abbiamo già un’idea chiara di quello che significa fare sicurezza, siamo spesso impegnati come bodyguard in varie manifestazioni».
Ci sono alcuni con la felpa verde, e c’è Erica Gennari, la responsabile dell’associazione di Morazzone, che viene direttamente dalla sezione della Lega Nord: «Non ho paura, hanno scelto me perché sono giovane e ho grinta».
Il primo docente è il viceprefetto Mariano Savastano. Parla per oltre due ore, illustra i concetti di sicurezza partecipata utilizzando un cartellone. Fa esempi concreti: «Farete gruppetti di tre o cinque persone, non si fa il volontario in otto o dieci, ricordate, non sono mica spedizioni punitive…».
Dopo la prima lezione ne seguiranno altre, per tre settimane. Il corso è stato pensato per dare una infarinatura generale di vari temi. Tra questi gli atti giudiziari, le comunicazioni alla centrale operativa, il primo soccorso, la legislazione, cosa si può e cosa non può fare un volontario. E anche lo psicologo, che è una consigliera provinciale della Lega Nord Elena Sartorio. Tra gli 87 “rondisti” un po’ di emozione e tanta voglia di fare. Ci sono i militanti del carroccio, ma anche tante persone che sono state reclutate per la prima volta nel mondo del volontariato, come Caterina Tangredi, 54 anni, pensionata: «Sono venuta perché ho conosciuto Angelo Amoruso e mi ha chiesto di rendermi utile. Ci ho pensato molto e poi ho deciso di darmi da fare. La mia ambizione è aiutare soprattutto i ragazzi. Ho due figli, e mi fa tristezza l’idea che possano essere avvicinati da spacciatori e rimanere vittime di atti di bullismo. Credo che i volontari sulle strade debbano in qualche modo cercare di dare una mano per evitare che si verifichino episodi contro i più deboli».
Non mancano anche alcune perplessità: e se i volontari si trovassero di fronte a una violenza fisica? Non possono intervenire ma solo osservare e segnalare, però sono anche cittadini, come si comporteranno i giudici in caso di controversia?
«Siamo i primi a fare questa esperienza, vedremo – osserva Adriano Sandron, un volontario con l’orecchino dall’aria simpatica – noi ci proviamo e ce la metteremo tutta».
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