Tempi lunghi per lo sfratto dei sinti

Il presidente del Tribunale di Busto Arsizio dovrà decidere sulla riunificazione dei fascicoli, un passaggio che potrebbe richiedere mesi. Udienza il 21 dicembre per un altro gruppo di residenti

Prima udienza della causa civile sul campo sinti di via Lazzaretto, primo rinvio: il legale di nove dei quindici capifamiglia ha chiesto preliminamente la riunione dei 9 procedimenti (oggi in mano a tre giudici diversi), così che vengano affidati ad un unico giudice. Sarà il presidente del Tribunale di Busto Arsizio a decidere sul punto specifico: un passaggio che rischia di rinviare di mesi la prossima udienza. Per certi versi, tutto come da programma, considerato che la vicenda è destinata a seguire i tempi delle normali cause civili.
 

 Dal punto di vista tecnico e formale, lo sfratto era stato chiesto dal Comune per giugno, ma il tribunale competente aveva ritenuto che non si trattasse di una normale locazione, quanto di un comodato d’uso: l’avvocato dei sinti ha ribadito però che non esiste alcun contratto tra sinti e amministrazione, avendo questi ultimi firmato solo un regolamento sottoposto dal Comune (un atto unilaterale). È stato chiesto dunque di non accogliere la domanda dell’Amministrazione Comunale di allontanare i sinti (e le loro case prefabbricate) dall’area attrezzata di Cedrate. Nello specifico il legale delle famiglie di via Lazzetto ha ribadito che la problematica della residenza dei sinti non può essere affrontata con un provvedimento giudiziario, ma deve essere concertata dalle famiglie, dall’assessorato comunale competente e dalle associazioni che hanno offerto il loro contributo.
Iter diverso per le altre sei famiglie del campo che non si sono affidate ad un avvocato: le comunicazioni del Tribunale sono arrivate troppo tardi. L’udienza per questo gruppo di residenti è rinviata al 21 dicembre.

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 28 Settembre 2010
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