Una donna dirigerà il commissariato di Gallarate
È il vicequestore aggiunto Lorena Di Felice, già capo di gabinetto della Questura di Varese. Il Questore Cardona: "Questo è uno dei presidi di polizia più importanti della regione: servono funzionari capaci e motivati"
Al commissariato di Polizia di Gallarate arriva una donna. A succedere come dirigente della struttura di polizia a Franco Novati, che ora si trova temporaneamente distaccato a reggere la divisione amministrativa presso la questura varesina, è Lorena Di Felice, indicata personalmente dal Questore Marcello Cardona che ha voluto presentarla alla stampa, cogliendo l’occasione per sottolineare con altissime parole di elogio il lavro quotidiano del commissariato gallaratese. «È la seconda volta in pochi anni che il dirigente di Gallarate viene promosso a grado superiore, dopo Broggini ora Novati, si conferma che questo è uno dei presidi di Polizia più importanti della Lombardia, questa del resto è l’area su cui gravita anche Malpensa. Siamo di fronte a una realtà professionale consolidata e di altissimo livello, che svolge operazioni puntuali laddove si verifichino problemi e un eccellente controllo del territorio con le sue due volanti. La volontà del Questore, e di tutti, è di migliorare giorno per giorno. Qui si sono sempre nominati funzionari motivati e capaci: per questo si è scelta il vicequestore aggiunto Di Felice».
Lorena Di Felice, 45enne, sposata, due figli adolescenti, è nata a Sant’Omero, in provincia di Teramo, ma è cresciuta a Catania: il papà è stato ufficiale nella Marina. Negli anni Ottanta, volendo seguire le orme paterne, ha trovato aperta alle donne l’accademia di Polizia (non era ancora il tempo delle donne nelle forze armate), da lì è stata subito a Milano, dove è rimasta, arrivando a dirigervi la Scuola di Polizia, fino all’aprile scorso quando è giunta a Varese come capo di gabinetto della Questura. Il trasferimento a Gallarate è stato anche fisico, nel senso che la famiglia ha lasciato il capoluogo lombardo, con qualche rammarico dei figli.
La neodirigente del commissariato, nei pochi mesi capo di gabinetto della Questura varesina, ha già avuto modo di conoscere le problematiche amministrative e di sicurezza del territorio e le sue specificità. «Questa» dice «è una città che per quanto ho appurato negli ultimi mesi, già risente in qualche misura della vicinanza con Milano, a differenza di Varese. Mi sento serena, qui trovo una situazione sostanzialmente buona». Con 66 agenti a disposizione, e molto lavoro sia sul fronte amministrativo che su quello dell’ordine pubblico, non mancherà l’impegno: l’intenzione è di verificare prima il funzionamento della struttura, per poi eventualmente apportare qualche cambiamento. A renderle più agevole il periodo di inserimento, o il "praticantato" come lo definisce il Questore Cardona, ci sarà un appoggio imprescindibile: quello del sostituto commissario Francesco Parmisciano, vera "colonna" del commissariato gallaratese, che a fine anno potrebbe lasciare per limiti d’età, come sottolineato con dispiacere dal Questore che non vorebbe privarsi della sua lunga esperienza di servizio («è di esempio per tutti noi»).
Il Questore Cardona, nell’augurare buon lavoro al commissariato e alla nuova dirigente, ha reso noto che prossimamente a Gallarate e Busto Arsizio verrà estesa la sperimentazione del passaporto online già attivata a Varese.
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