Varese 2020: scenari e percorsi di sviluppo
Camera di Commercio, Provincia, Comune, Università, Cgil-Cisl-Uil e associazioni di categoria insieme per strategie di lungo periodo
Come reagiranno le nostre piccole e medie imprese alle ripercussioni derivanti dai nuovi equilibri internazionali? Quali conseguenze avrà per il sistema economico varesino nell’arco dei prossimi dieci anni il mutato assetto del commercio mondiale? Quali i grandi temi sui quali concentrare gli interventi? Cosa cambierà nel rapporto tra domanda e offerta di lavoro?
Domande che implicano risposte decisive per il futuro del territorio. Domande cui vuole rispondere un progetto ambizioso, “Varese 2020”, che punta a superare i vincoli del breve periodo e delineare le strategie per preparaci alle nuove sfide.
Dopo l’accordo sull’anticipo bancario della cassa integrazione del febbraio 2009, le parti sociali sottoscrissero nel dicembre dello stesso anno un’intesa nella quale era presente l’esigenza di guardare allo sviluppo di lungo periodo superando i vincoli degli interventi strettamente legati alla crisi. E’ da questo momento che si è incominciato a pensare a “Varese 2020”, progetto poi promosso dal Tavolo di Concertazione che riunisce periodicamente a Villa Recalcati le associazioni di categoria e i sindacati insieme alla Camera di Commercio, la Provincia e il Comune di Varese.
Ma che cosa prevede il progetto “Varese2020”, la cui prospettiva decennale è stata immaginata dalla Camera di Commercio? «Grazie al coinvolgimento di entrambe gli atenei del nostro territorio, Università dell’Insubria e Carlo Cattaneo-Liuc – dicono all’unisono i protagonisti dell’iniziativa –, si punta su una ricostruzione di scenario in base al quale delineare ipotesi quanto più possibile adeguate ad indirizzare interventi di policy territoriale e strategie imprenditoriali e associative. Un percorso che deve essere pragmaticamente utile alla programmazione di interventi capaci di favorire una reale crescita del sistema economico varesino». L’obiettivo è insomma di definire una modalità efficace per battere quegli elementi di una crisi con la quale tutti, imprese e lavoratori, devono ancora fare quotidianamente i conti.
Una prima fase del progetto è già stata avviata con la ricognizione di tutti gli studi e le ricerche relative al nostro territorio e realizzati negli ultimi anni, così da avere una base di partenza per l’analisi e la riflessione utilizzando al meglio e mettendo a sistema ciò che già c’è. Successivamente si procederà con ulteriori approfondimenti.
La seconda fase, che si aprirà a gennaio 2011, prevede il confronto diretto con i protagonisti della nostra economia così da coniugare le riflessioni e le ipotesi programmatiche fin lì elaborate con le istanze e le percezioni degli attori che operano sul territorio.
Sulla scorta delle indicazioni ottenute, gli studiosi delle due Università confezioneranno un modello sintetico per la ricostruzione degli scenari identificando le variabili, i fenomeni e i processi-chiave sui quali intervenire per guidare l’evoluzione socio-economica provinciale.
Il tutto procederà secondo diverse tappe d’avvicinamento: dapprima fornendo un’indicazione di breve periodo (2012), poi all’allungandosi al quinquennio (2015) e, infine, raggiungendo il traguardo del 2020
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