Vita da matricola, alla Liuc inizia l’avventura
Giornata dedicata ai nuovi iscritti. Piccola, internazionale e legata alle imprese: la ricetta che li ha convinti. E si torna a parlare del rapporto con la città
Tanti l’hanno scelta perchè è piccola, qualcuno anche perchè è più vicino a casa, altri per le possibilità di studio all’estero e per i rapporti stretti con il mondo dell’impresa. Sono diverse le storie che si sono incrociate lunedì mattina nell’aula magna dell’Università Carlo Cattaneo in occasione del Matricola Day. Nel tradizionale appuntamento per dare il benvenuto e un po’ di informazioni pratiche ai nuovi iscritti, il rettore e i presidi di facoltà (Giacomo Buonanno per Ingegneria gestionale, Valter Lazzari per Economia e, in rappresentanza di Zanchetti per Giurisprudenza, Alberto Malatesta) hanno accolto le nuove leve. «Cosa auguro loro – ha commentato il rettore Andrea Taroni -? Di vedere realizzato tutto quello che si aspettano. Noi metteremo a loro disposizione varie oppurtunità, dal placement all’internazionalizzazione, che sono non costretti, ma certamente invitati a cogliere. Lo zoccolo duro resta naturalmente la formazione».
Ma quali sono le aspettative degli e delle aspiranti laureati e laureate made in Liuc? Per Leonardo ed Elisabetta, pendolari rispettivamente da Milano e Novara, la discriminante è stata «la dimensione piccola dell’ateneo». Entrambi si sono interessati alle storiche facoltà a Milano, Ingeneria al Politecnico e Giurisprudenza alla Statale, ma «erano troppo vaghe e dipersive. Ci sonon troppi studenti, mentre qui il rapporto fra docenti e iscritti è nettamente inferiore. Speriamo di essere seguiti meglio».
Per Alessio e Francesca invece la scelta di iscriversi alla Liuc è arrivata dopo una laurea trirnnale presa a Milano in economia a Bergamo in Giurisprudenza. «A Milano non mi ero trovato bene – racconta Alessio -. Ho sentito parlare di questo ateneo da amici e al telegiornale. Mi ha convinto anche il collegamento forte che c’è con il mondo dell’impresa». Francesca invece guarda ancora più in là, alla Cina o all’Australia. «In triennale a Bergamo sono andata in Olanda, ora vorrei fare un altro Erasmus, ma al di fuori dei confini europei». Per frequentare la Liuc Francesca si è trasferita a Castellanza, scelta fatta anche da Eleonora che è rimasta colpita «dall’ambiente molto meno caotico rispetto a quello che ho visto a Milano». Viaggio ancora più lungo per Salvatore, Santi e Antonio che hanno lasciato la Sicilia per approdare a Castellanza dove vivranno nel campus dell’ateneo. «Abbiamo raccolto le prime informazioni negli stand delle fiere universitarie, ma ce ne hanno parlato bene anche amici che avevano già deciso negli anni scorsi di trasferirsi. Non ci ha colpito solo l’offerta formativa, ma anche l’ambiente tranquillo».
Un ambiente "tranquillo" quello dell’università, ma anche quello della città castellanzese. Proprio su questo tema negli ultimi giorni è nato un dibattito stimolato dagli studenti che chiedono più servizi e divertimenti. «Spero che si riesca ad instaurare una collaborazione fra l’ateneo e la città – conclude il rettore – che fino ad oggi è stata difficoltosa. Una città con più attrazioni per gli studenti, aiuterebbe ad innalzare anche il livello di attrattività dell’università».
E per chi non avesse ancora deciso, per iscriversi ai corsi in Laurea Triennale c’è tempo fino a fine dicembre 2010.
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