Il PD ci riprova: obiettivo ridare fiducia ai delusi della politica

Dopo il congresso cittadino che ha rieletto Erica D'Adda, emergono i temi: i quartieri, i giovani, il dialogo. Al voto con lista e simbolo, "ma non siamo autosufficienti". Sul candidato sindaco: "prima stabilire le alleanze"

Dopo il congresso cittadino del PD di sabato, che ha sancito la riconferma di Erica D’Adda a segretario, il circolo rilancia con un lungo comunicato abbozzando "gli orizzonti politico programmatici"in vista delle elezioni amministrative della prossima primavera. "Obiettivo primario: ridare fiducia nella politica con l’esempio e il lavoro quotidiano".

Come riportavamo venerdì, è stato "l’intero esecutivo uscente che ha esortato insistentemente Erica D’Adda, a continuare il percorso intrapreso all’indomani delle primarie del 2007, perché in questi tre anni ha dimostrato di possedere le giuste qualità politiche ed organizzative, capaci di permettere al Partito Democratico Bustese, di rivolgere lo sguardo con fiducia al futuro ed ai prossimi appuntamenti politici che lo attendono".  Una riconferma vista come un segnale di unità, e che D’Adda ha salutato con una citazione kennedyana (il vecchio Ted al neoeletto Obama: “Da questo tempo e da questo luogo, giunga agli amici e ai nemici l’annuncio che la fiaccola è stata trasmessa a una nuova generazione …”)

"Rinnovamento ed assunzione di responsabilità da parte di ogni militante" le esigenze primarie: “Nel partito c’è sempre posto per tutti, ma non per sempre tutti devono stare allo stesso posto o fare le stesse cose.”.
Le aree tematiche da perseguire vengono così sintetizzate:
I quartieri: "campo di battaglia per costituire una presenza costante, per parlare alla gente dei problemi che sono peculiari a quella parte di territorio, coinvolgendo tutti i nostri amici che lo conoscono e costituiscono il nostro punto di riferimento nelle varie zone".
Giovani e rinnovamento: "lavoriamo per dare un futuro a questo partito per questo serve un impegno serio e responsabile affinché il rinnovamento non sia solo una parola ad effetto. Siamo in grado di avere competenze e persone che assicurano la continuità, ma occorre che nuove leve comincino da subito a cimentarsi con l’attività politica, per poter costruire il ricambio di cui in città abbiamo assoluto bisogno".
Dialogo e confronto: "intessere relazioni con tutte le forze politiche e sociali, perchè dialogo non è annullamento delle differenze, ma la disponibilità a stare attorno ad un tavolo ascoltandosi seriamente e confrontando le reciproche istanze".

Quanto al programma e al voto per le comunali, il PD ribadisce che andrà con il suo simbolo e la sua lista, "ma questo non significa credersi autosufficienti". Il partito spera, e si propone, "di muovere a nostro favore quella parte di elettorato disilluso che non vota, e di convincere anche coloro che hanno visto deluse le loro aspettative nel centrodestra". Per la creazione di un’alleanza, il PD non si nasconde di avere una responsabilità primaria, quale unico asse possibile di una coalizione di centrosinistra, numeri alla mano. Quanto all’aspetto più difficile, trovare un candidato sindaco, "discuteremo e approfondiremo e valuteremo anche gli strumenti per sceglierlo, e se le primarie saranno una scelta della coalizione, la valuteremo. Quello che è certo è che prima si definisce lo schieramento, e dopo le modalità di scelta di chi lo rappresenta". Il candidato sindaco dovrà portare avanti un programma che non peserà quintali, ma conterrà "un numero giusto di proposte concrete, precise, calate sulle esigenze della nostra comunità locale", su temi come lavoro, ambiente, casa, scuola, servizi sociali, cultura. "Proposte per la città che vogliamo, sicurezza dei cittadini e inserimento di chi arriva a lavorare da noi. Non proclami, ma capitoli di bilancio dove prendere i soldi per interventi concreti, e decisioni responsabili per stabilire dove tagliare negli sprechi o nel mal gestito, che non sono pochi o di lieve entità. Non miraggi, ma proposte precise".
Obiettivi finali: "consegnare la città a nuovi amministratori. Ridare fiducia nella politica con l’esempio e il lavoro quotidiano, a chi l’ha persa".

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 25 Ottobre 2010
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