“Il professor Furia ci mancherà, ma andremo avanti”

Intervista a Luca Molinari, successore designato del padre dell'Osservatorio Astronomico del Campo dei Fiori "Schiaparelli": "Il nostro prof ci mancherà, ma siamo un gruppo forte e ce la faremo"

Per attenuare la malinconia, per esorcizzare un futuro fatto di ricordi e forse perché erano certi che il loro prof avrebbe vinto anche la battaglia con il tempo, tra i collaboratori di Salvatore Furia mai si parlava a fondo della successione. E anche quando il prof si ammalò alla “Schiaparelli” non ci fu emergenza: il lavoro, l’impegno e la dedizione di tutti continuarono, poi le notizie sulla salute furono migliori, ci fu la previsione di un ritorno del grande leader e tutto sarebbe continuato come prima. L’estate scorsa il tempo di Furia si è fermato, eppure niente inciampi o crisi per la “macchina”, assai complessa, della società astronomica: era previsto che tutto sarebbe continuato al meglio perché c’erano anni di esperienza alle spalle, perché la successione non sarebbe stata un problema: infatti era stata programmata da chi poteva farlo.
Dice Luca Molinari designato alla guida della società astronomica: «Il professore me lo comunicò prima di ammalarsi, avrei avuto io l’incarico e ebbi subito davanti a me un quadro chiarissimo: sarebbe stato un impegno particolare, ero uno dei “vecchi” dal momento che facevo parte della squadra sin dal 1972, però avrei assunto responsabilità ufficiali senza prescindere dallo stretto senso di appartenenza, dalla fraternità che contraddistinguono l’affiatatissimo gruppo di lavoro degli allievi o meglio dei figli di Salvatore Furia».
 
Il prof era unico e insostituibile, per di più alle varie attività dedicava tutto il suo tempo…
«E questo a noi non è possibile: abbiamo anche doveri di lavoro e famiglia, l’abitudine alla collaborazione continuerà però a essere molto preziosa, anzi determinante per superare le difficoltà».
 
Lei insegna fisica a Milano, ha la stima e il consenso del gruppo, e conosce ogni particolare della grande impresa di Salvatore Furia, quindi non le è ignota la portata dei problemi che in ogni modo come presidente la vedranno in prima linea
«Certamente e la nostra azione sarà in termini di sviluppo delle strutture e di quella promozione culturale che da tempo ottiene consensi nella comunità e in particolare nel mondo della scuola».
 
Furia ha realizzato grandi opere frutto di enormi investimenti da parte di privati e di istituzioni
«Con la sua trasparenza e grazie alla validità dei programmi scientifici proposti egli ha ottenuto moltissimo. Sono valori dei quali siamo orgogliosi difensori, rappresentano la nostra storia, sono pilastri di una educazione che ci è stata impartita da chi privilegiava l’esempio personale».
 
Luca Molinari che si attende dalla città di Varese?
«L’amicizia e la simpatia di sempre perché se mancherà a tutti la presenza fisica del nostro prof, la si potrà rintracciare facilmente nei nostri percorsi modellati sulle sue intuizioni».
 
L’impegno di tutti voi sembra teso a far guardare a Punta Paradiso come se Salvatore Furia fosse sempre sul ponte di comando
«Come discepoli abbiamo una grande responsabilità verso un vero maestro e c’è pure il dovere di tutelare una bellissima immagine della quale fanno parte anche una città e un territorio con le loro istituzioni. Senza contare che abbiamo anche l’obbligo morale di chiamare a noi nuove leve, tanti ragazzi che possano prepararsi bene alla vita. Infatti tra le realizzazioni più significative di Salvatore Furia ce ne è una notevole e della quale non si parla molto: l’Osservatorio come punto di riferimento per i genitori che hanno a cuore l’educazione dei loro figli».

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Pubblicato il 01 Ottobre 2010
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