“Malpensa ci toglie il territorio e non ci dà lavoro stabile”

La Federazione della Sinistra interviene in solidarietà ai dipendenti Livingston. E pone la questione della qualità del lavoro

Riceviamo e pubblichiamo

A fronte della situazione in cui versa la compagnia Livingston di Cardano al Campo, con voli e operazioni sospese e circa 500 lavoratori e rispettive famiglie a rischio, la Federazione della Sinistra di Gallarate offre la sua più sentita solidarietà ai lavoratori ed alle lavoratrici e intende seguire con attenzione gli sviluppi della vicenda.

Per oggi è prevista la procedura di cassa integrazione straordinaria per i dipendenti. Ancora una volta, nella nostra provincia, un’importante azienda con alle spalle una storia di eccellenza ed occupazione versa in gravissime difficoltà a causa di una sempre più evidente e marcata crisi del settore e di Malpensa in generale.
Di ben poco conforto sono le recenti parole del capogruppo della Lega Nord, Marco Reguzzoni, già presidente della Provincia di Varese e, lo ricordiamo, dimissionario proprio da quel ruolo dopo solo un anno di mandato con il dichiarato intento di sedere sulle poltrone di "Roma Ladrona" per difendere Malpensa ed i suoi lavoratori.
La memoria sembra sempre breve e soggetta a modificazioni. Come non ricordare che sono stati proprio il partito della Lega Nord e Forza Italia, prima, e poi il Popolo delle Libertà ad amministrare e gestire di fatto Malpensa ed il suo sedime infrastrutturale ed occupazionale perlomeno negli ultimi 10 anni.
Giancarlo Cimoli, uomo nominato dal governo Berlusconi al vertice dell’Alitalia e che di questa ha marcato il fallimento, si è autoattribuito una buonuscita di quasi 3 milioni di euro. E tutto questo col forte contributo dell’esponente leghista Giuseppe Bonomi che, nel 2007, riportato dal sindaco di Milano Letizia Moratti a guidare Sea come presidente e amministratore delegato, percepiva un doppio stipendio per un totale di 650 mila euro l’anno (stipendio tra l’altro contestato dalla Corte dei Conti perché sopra il tetto previsto dalla legge).
Che Lega e PdL si assumano le proprie responsabilità in merito alla gestione di Malpensa e Sea, responsabilità che fanno capo perlomeno agli ultimi dieci anni di malgoverno, di opportunismo e di collocazione di uomini incompetenti messi in posizioni di potere solo perché vicini a quelle specifiche parti politiche.
Il fallimento di Malpensa è sotto gli occhi di tutti, e parlare di un progetto di terza pista in questo contesto appare soltanto come l’ennesima sparata elettorale e demagogica, del tutto staccata dalla realtà: la più grande ‘azienda’ della provincia di Varese si è mangiata il nostro territorio, si è mangiata la nostra salute e non ci ha neppure restituito lavoro buono e stabile, e questo per colpa di chi, con stipendi milionari, l’ha gestita fino ad ora, persone scelte e collocate nei loro ruoli proprio dai partiti politici, primo fra tutti la Lega, che oggi si ergono a difensori dei lavoratori del territorio.
La Federazione della Sinistra di Gallarate resta e resterà vicina alla battaglia dei lavoratori e delle lavoratrici della Livingston.

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 12 Ottobre 2010
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