Sannino: “A Varese giochiamo con il sorriso sulle labbra”

Mister Sannino sfata molti luoghi comuni che imperversano nel calcio. Buzzegoli: «Fontamentale non perdere questa continuità di risultati»

«Che bello questo Varese, ma che patema d’animo» dice il giornalista Fausto Bonoldi, fedele tifoso biancorosso.
«Figurati che noia sarebbe se il Varese vincesse già 5 a 0 nei primi dieci minuti della partita» risponde il collega Roberto Bof, mentre scende le gradinate. Questo scambio di battute tra i due giornalisti, a spalti ancora caldi, riassume in modo efficace la partita tra Varese e Sassuolo. Poteva finire 5 a 0 per il Varese, invece è finita 2 a 1, con le coronarie dei tifosi, comprese quelle di Bonoldi, messe a dura prova.  In qualche modo, quel breve scambio di battute, deve averlo percepito anche mister Giuseppe Sannino, perché è evidente che buona parte di quel patema ha lasciato i segni anche su di lui. Per quanto navigati e forti ci si senta, non ci si puo’ mai abituare all’incognita del pallone. A Sannino, poi,  non lo tranquillizzano nemmeno le statistiche. E quando qualcuno prova  a ricordargli che viene da una serie significativa di risultati utili consecutivi (7), lui risponde con il solito garbo farcito di vaffa (benevoli). «Voi fate i giornalisti e vivete di statistiche, è giusto. Io faccio l’allenatore e penso già a lunedì pomeriggio e poi ad Ascoli e poi ancora a Padova». Sannino ha già archiviato Sassuolo, una partita peraltro non facile. «Avevamo di fronte una squadra con giocatori di grande qualità, schierati con una difesa a cinque e quindi era chiaro che erano venuti qui per fare punti. Nel primo tempo abbiamo gestito bene la partita in fase difensiva anche senza palla. Nel secondo tempo ci si sono aperti grandi spazi. Mi dispiace solo per quel patema d’animo e comunque siamo felici fino a lunedì alle due e mezza».
Lo stiramento di Pesoli, perno della difesa biancorossa, avrebbe fatto disperare qualsiasi allenatore. Invece, il bello di Sannino è che quando dice che crede nella squadra, e quindi anche in chi non gioca, dice una verità. Tutti sono sempre pronti a entrare e dare il meglio. «Sapete che io non parlo mai degli assenti. La nostra è una squadra vera perché tutti, quando chiamati, sono pronti a fare la loro parte. Nel calcio gira un luogo comune: si dice che chi non gioca è sempre incazzato. A Varese non è così, noi giochiamo con il sorriso sulle labbra».
L’assist è perfetto per capitan Daniele Buzzegoli che entra sorridente in sala stampa. La vittoria mette buon umore e il numero cinque (nella foto di Simone Raso) commenta con piacere il successo sul Sassuolo: «Sono contento perché io credo che il Varese abbia giocato bene per tutti i novanta minuti, anche se poi nel secondo tempo sono certamente arrivate più occasioni rispetto alla prima frazione. Del resto, con l’1-0, loro si sono un po’ più sbilanciati permettendoci di avere campo più aperto. Sapevamo di avere contro una squadra con qualche difficoltà, quindi volevamo mettere pressione sul Sassuolo per evitare di farlo ragionare e ci siamo riusciti».

A chi lo stuzzica sull’ottima classifica biancorossa, “Buba” risponde così: «Questo risultato ci dà innanzitutto serenità, che non vuol dire tranquillità perché ogni volta dovremo affrontare gli avversari con la giusta tensione. Però credo che l’unica cosa che dobbiamo fare ora è proseguire con la continuità di risultati che ha contraddistinto questo periodo; in questo modo ci teniamo lontani dalle zone basse che non vanno mai perse di vista perché questo campionato non finisce mai».
Riguardo la rete di Cellini, il capitano fa i complimenti al compagno: «Marco è stato molto bravo a farsi trovare pronto. La rete, al di là del fatto che arriva da lui, è stata anche fondamentale per cambiare gli equilibri in campo; non fosse arrivata il Sassuolo non si sarebbe aperto e per noi tutto sarebbe stato più difficile».

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Pubblicato il 13 Novembre 2010
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