Settimana decisiva per la cessione della società
Nei prossimi giorni si delineerà l'assetto della cordata di imprenditori che vuole rilevare la squadra. Intanto è quasi tutto pronto per il conto corrente di "La Tigre nel cuore"
Dopo la vittoria sul Feralpi Salò la Pro Patria distende i muscoli, provati dalla difficile partita di domenica affrontata sulla neve, e attende novità per quanto riguarda gli sviluppi della situazione societaria. Sono giornate frenetiche su questo fronte e le voci si rincorrono lasciando adito alla speranza di una soluzione a breve della crisi societaria aperta dal patron Savino Tesoro, che non paga gli stipendi da mesi e ha già procurato una penalizzazione ai tigrotti, e aggravata dalla decisione di mettere in mora la società da parte di due giocatori della squadra.
Dopo la stesura dell’atto fondativo dell’associazione "La Tigre nel cuore" c’è attesa per sapere dove i tifosi bustocchi possono andare per contribuire alla salvezza della società: l’atteso conto corrente, infatti, potrebbe essere pronto già oggi e si attendono comunicazioni ufficiali da parte del presidente (il sindaco Gigi Farioli) che sta portando a termine tutti gli adempimenti necessari. L’associazione è stata iscritta alla Camera di Commercio e potrà contribuire fattivamente alla rimessa in sesto dei conti della Pro Patria.
Dietro le quinte, intanto, si prepara la cordata che dovrebbe subentrare ai Tesoro. Si tratta di imprenditori solidi – assicurano da più parti – oroginari del territorio e pronti a mettere un bel po’ di soldi. Uno dei due principali protagonisti di questo gruppo fa già parte della società con una quota minoritaria e punterebbe ad accaparrarsi il settore giovanile della società mentre è ancora da stabilire quale potrebbe essere la ripartizione delle quote. Al momento si tratta senza sosta, i tempi che i protagonisti occulti e svelati si sono dati sono quelli già detti: non oltre i primi giorni di dicembre.
Intanto si registra, tra i dirigenti della società, un ricevimento da parte del cardinale Tettamanzi. All’appuntamento con il porporato hanno partecipato Giuseppe Iodice (segretario), Carlo Regalia (direttore sportivo) e Germano Sessa (addetto stampa): al di là dell’importanza personale che l’incontro ha avuto per ognuno di loro chissà che il cardinale non abbia speso una buona parola presso i santi, anche per la società che pare averne bisogno dopo gli ultimi anni tribolati.
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