Tessile e sicurezza, Busto Arsizio e Biella dettano l’esempio
Un'ordinanza comunale nelle due città dispone "particolare vigilanza" da parte dei produttori locali sul rispetto delle normative a tutela della salute dei consumatori, per invogliare questi ultimi ad affidarsi al prodotto "nostrano"
Come annunciato dal sindaco Gigi Farioli nel corso del recente convegno dedicato all’attualità della figura del "Principe Mercante" Enrico Dell’Acqua, scomparso cento anni or sono, domani, mercoledì 1° dicembre 2010, entrerà in vigore un’ordinanza comunale che ha lo scopo di tutelare la salute dei consumatori dei prodotti tessili.
La globalizzazione ha avuto, fra l’altro, la conseguenza di introdurre nel nostro mercato prodotti provenienti da Paesi in cui l’utilizzo delle sostanze chimiche con cui sono tinti e nobilitati i tessuti non è adeguatamente disciplinato da norme che tutelano la salute dei consumatori: come invece all’interno dell’Unione Europea si cerca di fare con rigore e metodo. In Italia queste norme esistono, cioè che per ora manca è invece un sistema di controllo sui materiali nocivi: il sindaco di Busto Arsizio, nella sua veste di massima autorità sanitaria della città (aspetto poco pubblicizzato ma sostanziale dei poteri di un primo cittadino), ha ritenuto quindi opportuno emanare un’ordinanza che consenta ai consumatori di scegliere di acquistare prodotti tessili sicuri al 100%. In che modo? Il documento dispone che tutti coloro che fabbricano e/o commercializzano prodotti tessili, di qualsiasi natura e genere, allocati sul territorio comunale, "svolgano particolare vigilanza nell’espletamento della propria attività ai fini del pieno rispetto delle norme in vigore a salvaguardia della salute pubblica".
Per i commercianti, si legge nella nota di Palazo Gilardoni, "l’iniziativa potrà rappresentare un’occasione di crescita, dato che la clientela più attenta si rivolgerà proprio a coloro che dichiareranno di vendere tessile sicuro al 100%".
L’ordinanza, elaborata in stretta collaborazione con il sindaco di Biella, altra città nota per una antica e gloriosa tradizione nell’industria tessile, entrerà in vigore anche nella città piemontese e sarà a disposizione di tutte le città che volessero contribuire alla tutela del tessile e della salute dei consumatori.
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