Torna in aula l’antimafia dei fatti

Riprende domani al tribunale bustocco il processo ai 25 presunti appartenenti alla locale di 'ndrangheta di Legnano-Lonate Pozzolo. I giudici dovranno decidere se accorpare le inchieste Bad Boys e Infinito

Dopo tanto parlare di ‘ndrangheta al nord, in seguito alle parole dette da Roberto Saviano nella trasmissione "Vieni via con me" di lunedì scorso domani toccherà a quella che Maroni ha definito "l’antimafia dei fatti" dire la propria e lo dirà nel luogo più congeniale, l’aula del tribunale di Busto Arsizio (profondissimo nord) dove si sta svolgendo l’unico, per il momento, processo alla ‘ndrangheta infiltrata nel tessuto economico varesino.  Domani, 23 novembre, il giudice Toni Adet Novik, insieme al collegio giudicante (foto a sinistra) di cui è a capo, dovrà decidere cosa fare dopo la richiesta del pubblico ministero della Dda di Milano Mario Venditti di far confluire anche gli atti dell’indagine "Infinito" all’interno del processo denominato "Bad Boys", dal nome della prima inchiesta di ‘ndrangheta partita proprio da Varese e che ha aperto il vaso di pandora dell’organizzazione criminale calabrese in Lombardia.

Con gli atti della maxi-inchiesta che ha portato a 160 arresti in Lombardia il pubblico ministero si gioca la sua carta migliore per inchiodare alle proprie responsabilità i 25 imputati vista l’enorme mole di intercettazioni, immagini e testimonianze che dovrebbero bastare a far condannare gli appartanenti alla locale di ‘ndrangheta di Legnano-Lonate Pozzolo. Subito dopo la richiesta da parte del pm, nella scorsa udienza, è intervenuta la difesa di Vincenzo Rispoli (nella foto a destra) con l’avvocato Michele D’Agostino che ha espresso la volontà, una volta accorpati i due processi e con la conseguente riapertura dei termini, di chiedere il rito abbreviato per il suo assistito. Una richiesta alla quale si sono accodati anche tutti gli altri difensori, tranne uno per una posizione considerata, però, di minore rilevanza.

Intanto questa sera a Lonate Pozzolo, uno dei paesi maggiormente colpiti dall’infiltrazione della ‘ndrangheta, si terrà un incontro dal tema "Legalità uguale libertà", organizzato dal gruppo di lavoro nato in seno al consiglio comunale. Interverranno al dibattito il professor Nando Dalla Chiesa, figlio del generale Dalla Chiesa assassinato dalla mafia, il capo della squadra mobile di Varese Sebastiano Bartolotta, Luigi Vecchione presidente vicario del Centro Cattolico Liberale e Massimo Brugnone, coordinatore regionale del movimento Ammazzateci Tutti.

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Pubblicato il 22 Novembre 2010
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