Verso il voto con poche certezze: Farioli in testa

Per ora è solo il PdL ad aver ricandidato il sindaco Farioli. La Lega vorrebbe provarci da sola ma non osa senza ordini dall'alto. Movimento al centro, frizioni a sinistra: non c'è ancora un nome ufficiale fra gli sfidanti

Busto Arsizio, ormai la prima città della provincia per numero di abitanti come da qualche settimana sindaco e assessori ricordano con soddisfazione, veleggia verso il voto amministrativo della prossima primaverea senza apparente fretta di definite gli schieramenti e le loro strategie. Si pensa prima alle alleanze, con tutti i tatticismi del caso, poi al candidato sindaco.
Finora, di davvero evidente c’è solo la ricandidatura del sindaco Farioli ad un secondo mandato, annunciata dal proscenio della prima Festa provinciale del PdL, esibizione di forza mirata a ricacciare i fantasmi "finiani". Futuro e Libertà conta sull’assessore Luciano Lista, tuttora serenamente in giunta sino a fine mandato, ma a Busto non sembra ancora forza in grado di impensierire più di tanto la corazzata berlusconiana. Molto dipenderà da quanto i "ferrazziani" locali, forti di un risultato localmente assai lusinghiero alle regionali, riusciranno ad organizzarsi.
La Lega Nord, al governo in città da diciassette anni (1993), tentenna: tanta è la voglia di andare da soli ed è stata dichiarata apertamente, ma le decisioni, nessuno lo nega, si prendono in ben altre sedi che non nelle segreterie della prima città della provincia. Il quadro è quello di una rivalità nell’alleanza, un’alleanza scomoda ma che ben difficilmente verrà rinnegata per tentare il colpaccio in solitaria. Dall’alto, segnali in quel senso finora non ne giungono. Nota a parte, il sostegno "condizionato" che il consigliere Audio Porfidio con la sua "Voce della Città" fornirebbe alla Lega: purchè questa vada al voto da sola, e non con il Pdl. Sarà difficile.

Al centro, opzioni diverse e tattica al lavoro: gli Indipendenti di Centro dell’ex sindaco Rossi, nonostante lo sponsor politico dalle molte primavere (e molti anni a Palazzo Gilardoni) sulle spalle, si propongono come forza politica "civica" e rinnovatrice, con la volontà di portare aria nuova in municipio e sottrarre voti ad un centrodestra che attaccano. Non si è ancora parlato di una candidatura. L’unica alleanza finora ufficializzata è quella con Unione Italiana, fondata dall’imprenditore saronnese Gianfranco Librandi, ex Pdl, a sua volta candidatosi sindaco a Milano.
Sullo stesso terreno politico degli Indipendenti di Centro si viene a trovare l’Udc, cui è giunta indicazione di correre da sola. Almeno per ora. Anche qui, nessuna candidatura annunciata ma porte aperte al dialogo, anche verso quel centrodestra di cui a Busto il partito di Casini, anche dopo che tutti i suoi esponenti di punta sono passati in massa al PdL in quota Cattaneo, fa tecnicamente ancora parte.

A centrosinistra prevalgono attesa e frammentazione. A meno di sorprese, saranno almeno due se non di più le candidature, ma nomi, per il momento, non se ne fanno.
Formazione-ponte fra centro e sinistra, ma per valori inclinante da quest’ultimo lato, un’altra formazione "civica", Manifattura Cittadina. Il suo obiettivo era costituire una lista unica del centrosinistra; richiesta frustrata dal no secco del Partito Democratico, che sta trattando con gli alleati (sicuri Italia dei Valori e Federazione della Sinistra) e guadagnando tempo senza scoprire le carte, cosa che inevitabilmente ne rafforza la posizione di centralità. C’è fermento in Sinistra Ecologia Libertà, dove al dibattito interno si affianca l’azione decisa, anzi unilaterale, con la presentazione di Luca Ruggiero (figlio di un consigliere comunale del PD, Nicola) come giovane candidato a primarie interne del centrosinistra che in questo momento solo SEL sembra intenzionata a tenere.
Sempre a sinistra, ma qui stiamo debordando in un territorio cui le vecchie distinzioni cominciano ad andare strette, si assiste al tentativo di costruzione di una lista civica da parte del consigliere comunale Antonello Corrado, uscito da Rifondazione: tutto sembrerebbe indicare che se il tentativo andrà in porto, e avrebbe buone possibilità, sarà lui il candidato, ma non c’è nulla di ufficiale per ora, nemmeno il nome stesso della formazione. Infine, i seguaci di Beppe Grillo: Busto a 5 Stelle vuole scendere in campo e "farsi le ossa" con la tornata elettorale, ma dati i numeri non sarà facilissimo mettere insieme una lista di bustocchi doc, e, soprattutto, individuare un candidato sindaco proprio, come esige il Beppe nazionale dai suoi fautori impegnati nell’agone politico.

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 11 Novembre 2010
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