Nuvole in una parte di cielo è il libro esordio di Anna De Pietri
Hasu, figlia di un guerriero, sceglie di riacquistare il proprio onore e vendicare quello della propria famiglia in un lungo percorso che l’aiuterà a trovare la sua vera via. Una storia ricca di avventura e magia
Una favola moderna, con eroi buoni e cattivi, un viaggio avventuroso e una morale. “Nuvole in una parte di cielo” (edizioni il Cavedio) è il libro esordio di Anna De Pietri, 34 anni varesina, che con la parola è abituata a lavorare, è giornalista e lavora nel campo della comunicazione e dei media. La storia parte da lontano, in un mitico e immaginario Giappone dove Hasu, figlia di un guerriero, sceglie di riacquistare il proprio onore e vendicare quello della propria famiglia in un lungo percorso che l’aiuterà a trovare la sua vera via.
Partiamo da titolo, intrigante, quali nuvole ci sono in una parte di cielo?
Il titolo è ispirato ad un haiku di Basho e sintetizza la filosofia del libro,Quelle nuvole potrebbero essere nel cielo di ognuno di noi, come spettatori di ciò che ci accade. Quelle nuvole, nel cielo sereno di Kyoto, rappresentano quella patina che il tempo lascia nella vita di tutti noi, che rendono tutto più bello.
Il titolo è ispirato ad un haiku di Basho e sintetizza la filosofia del libro,Quelle nuvole potrebbero essere nel cielo di ognuno di noi, come spettatori di ciò che ci accade. Quelle nuvole, nel cielo sereno di Kyoto, rappresentano quella patina che il tempo lascia nella vita di tutti noi, che rendono tutto più bello.
Perché ambientare una storia nell’antico Giappone?
Perché ci sono culture, ambienti e atmosfere che si prestano meglio di altre a raccontare una storia. L’essenzialità dello spirito giapponese si prestava alla mia protagonista.
Perché ci sono culture, ambienti e atmosfere che si prestano meglio di altre a raccontare una storia. L’essenzialità dello spirito giapponese si prestava alla mia protagonista.
Donna, samurai, sposa e sorella che cerca la sua rivalsa?
Credo che sia l’atteggiamento che ciascuno dovrebbe avere: sentirsi protagonisti della propria vita e seguire le proprie inclinazioni. L’unicità di ciascuno rende bello e grande il nostro mondo.
Credo che sia l’atteggiamento che ciascuno dovrebbe avere: sentirsi protagonisti della propria vita e seguire le proprie inclinazioni. L’unicità di ciascuno rende bello e grande il nostro mondo.
Come ti sei avvicinata alla cultura giapponese?
Grazie alla pratica del Kendo, un’arte marziale molto diffusa in occidente che si rifà agli antichi insegnamenti dei Samurai.
Grazie alla pratica del Kendo, un’arte marziale molto diffusa in occidente che si rifà agli antichi insegnamenti dei Samurai.
Possiamo definirla una favola moderna?
Direi proprio sì. Vi si ritrovano infatti l’eroe, il cattivo maestro, la principessa malvagia che rappresentano gli ostacoli che ciascuno incontra nella propria vita. Penso che anche da grandi abbiamo bisogno di favole, piace a tutti farsi raccontare una bella storia, non dobbiamo pensare che sia solo un piacere destinato ai bambini.
Direi proprio sì. Vi si ritrovano infatti l’eroe, il cattivo maestro, la principessa malvagia che rappresentano gli ostacoli che ciascuno incontra nella propria vita. Penso che anche da grandi abbiamo bisogno di favole, piace a tutti farsi raccontare una bella storia, non dobbiamo pensare che sia solo un piacere destinato ai bambini.
Tu scrivi anche poesie, che importanza ha la parola?
La parola parte leggermente svantaggiata nel mondo di oggi dove l’immagine o la musica sono molto più immediate e possiamo averle a disposizione facilmente senza grande fatica. La parola, un libro, una poesia, devi andarla a cercare ed è questo forse che la rende più magica. La parola codifica una storia che ciascuno può immaginare diversamente dagli altri l’immagine che ti crei è solo tua ed unica.
La parola parte leggermente svantaggiata nel mondo di oggi dove l’immagine o la musica sono molto più immediate e possiamo averle a disposizione facilmente senza grande fatica. La parola, un libro, una poesia, devi andarla a cercare ed è questo forse che la rende più magica. La parola codifica una storia che ciascuno può immaginare diversamente dagli altri l’immagine che ti crei è solo tua ed unica.
La storia narrativa è intervallata da poesie, per quale motivo?
Questi momenti di riflessione vogliono essere un risveglio di coscienza. Le poesie sono io, come vedo questa storia, gli haiku finali sono un falso storico ispirati a quelli tradizionali.
Questi momenti di riflessione vogliono essere un risveglio di coscienza. Le poesie sono io, come vedo questa storia, gli haiku finali sono un falso storico ispirati a quelli tradizionali.
In una panorama avido di moda, mode e di celebrità in qualsiasi ambito, scrive l’editore, Anna De Pietri propone un’opera che, spoglia di qualsiasi volontà di cavalcare una dilagante smania di Giappone unisce alla forza morale delle vicende narrate anche attimi elettrizzanti in perfetto stile “romanzo d’avventura”.
Il volume sarà presentato sabato 4 dicembre alle 17.30 alla palazzina dell’ex liceo musicale a Varese, in piazza Motta.
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