Candiani boccia l’accordo con il Pdl: “Solo se fermano il Pgt”

Il segretario provinciale della Lega interviene sull'ipotesi di alleanza: "Noi non abbiamo paura di andare da soli. Sono loro ad averne"

«Non possiamo fare da stampella ad una amministrazione scalcinata, con il sindaco che scappa nella notte». Il segretario provinciale della Lega Nord Stefano Candiani è duro più che mai con il Pdl e conferma la linea già anticipata dal segretario cittadino Giorgio Caielli all’indomani dell’appello di Massimo Bossi ad una ricomposizione in extremis del centrodestra. Lo fa da Lonate Pozzolo, una delle poche altre realtà provinciali dove il Pdl guida il Comune e la Lega è all’opposizione.

Una apertura importante, quella del vicesindaco del Pdl Massimo Bossi, in una sede istituzionale, in consiglio comunale… «L’apertura – ragiona Candiani – non può essere solo un aspetto fisico,esteriore, deve essere questione di contenuto. Certo, se si parla di cultura o di altri temi, le distanze si Il Pdl chiama, Candiani risponde picchepossono ridurre. Ma se parliamo di Pgt è diverso, non si può chiedere se nel frattempo si va avanti come se nulla fosse, con un documento non condivisibile e nato in un certo modo. Da parte del Pdl ci si aspetta che la Lega abiuri alle sue linee programmatiche e faccia da stampella ad una amministrazione scalcinata». Quindi non vi basta un’apertura a parole come quella di Bossi? «Le aperture devono essere ben altre: fermino il Pgt e ci si rimetta intorno ad un tavolo a parlare seriamente. Aggiungo: noi non abbiamo paura di una corsa solitaria, anche se questa fosse una scelta a risultato non garantito, caso mai è invece il Pdl che dovrebbe temere scelte non garantite», perchè la Lega è all’opposizione, mentre il Pdl dovrebbe fare un passo indietro, rinunciare a snodi di potere fondamentali in caso di sconfitta. Di più, Candiani vede nella «uscita di scena» di Nicola Mucci un segnale che «dà l’idea di una situazione che è sfuggita di mano. Il sindaco è scappato nel cuore della notte».

Anche Futuro e Libertà ha rotto con Nino Caianiello e il Pdl gallaratese, Luca Ferrazzi ha detto che condividete la critica alla gestione di questi anni, ha quasi chiesto una alleanza. È solo fantapolitica pensare ad un accordo? «Ferrazzi dovrebbe solo piangere sul latte versato, lui che ha sempre osteggiato la Lega, anche a Milano. Ora noi non siamo qui a fare i comodi suoi: avrebbe dovuto dire per tempo certe cose, quando i suoi uomini sedevano nei Cda delle municipalizzate». Corsa solitaria, dunque? Davvero non ci sono accordi all’orizzonte? «La nostra posizione politica e amministrativa in questi anni è stata agli antipodi, non si può chiedere alla Lega di rimangiarsi quel che abbiamo detto per anni. A Varese e Busto abbiamo un’alleanza, ma non si può sempre invocare questo elemento, Gallarate è un’altra storia».

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 16 Gennaio 2011
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