Cimberio allergica alla volata, Avellino passa a Masnago
I biancorossi si fanno rimontare e perdono 83-85 contro l'Air e complicano così la propria classifica. Non bastano Goss e Fajardo: è l'ottavo ko nelle ultime nove partite
Sulla Cimberio cala la notte dopo l’ennesima sconfitta in casa, con il PalaWhirlpool violato da un’Air Avellino (83-85) che ormai si frega le mani ogni volta che vede il cartello stradale di Masnago, visto che da queste parti fa sempre (o quasi) bottino. E ci riesce anche stavolta contro una Varese che ha sì diversi alibi – ne parlerà Recalcati in sala stampa svelando le esatte condizioni fisiche della squadra – ma prima di tutto sbaglia l’ennesima volata di questa stagione. E quando si gettano così tante occasioni, il conto rischia di farsi davvero salato: al netto dei guai di salute infatti i biancorossi pagano una percentuale tragica tanto ai liberi (16/25) quanto da tre punti (7/29) con la coppia Ryan-Righetti che fa 1/10 da lontano e con Galanda che in un amen sbaglia da 10 centimetri e concede un rimbalzo d’attacco che permette ad Avellino il sorpasso decisivo. Solo per fare qualche esempio.
Guai però a chi addossa la colpa a Goss, che ancora una volta sbaglia il tiro decisivo: Varese deve molto all’americano (20 punti e 5 assist con un muscolo in fiamme), senza il quale la partita si sarebbe conclusa (male) in largo anticipo.
Ora, alla vigilia del viaggio impossibile a Siena, la classifica parla di una zona torrida a soli quattro punti e dice che Varese ha vinto una sola volta nelle ultime nove uscite sul parquet. Numeri che fanno venire i brividi guardando il futuro.
COLPO D’OCCHIO – Alla presentazione di Cimberio e Air non mancano gli applausi per l’ex Lauwers e soprattutto per Tonino Zorzi, che vinse il primo scudetto della Ignis e che ora è sulla panchina avellinese come “assistente anziano” di Vitucci. Boato per Gek Galanda, che oggi taglia il traguardo dei 36 anni: per lui anche un bel “tanti auguri” cantato dai tifosi. Debutto, con grande adesivo a centrocampo, del marchio gallaratese “Oro in Euro” che dopo il Varese 1910 affianca anche la Pallacanestro.
PALLA A DUE – Phil Goss si trascina un problema muscolare da venerdì e non va in quintetto dove invece trova posto Ryan, con Kangur e Slay lunghi. Vitucci, senza più Troutman, mette Omar Thomas all’ala forte con Szewczyk pivot; tra gli esterni, quintetto per Lauwers.
LA PARTITA – Nel 7-7 dei primi 3’ tutti i punti biancorossi vengono da un Kangur che parte a tutto gas; Slay è subito croce e delizia, passaggi sbagliati, rimbalzi e due falli che aprono spazi al concreto Szewczyk. Girandola di cambi al 6’ e la partita si blocca sul 13-13 con la Cimberio fallisce anche quattro liberi. Il primo parziale è così frutto di qualche cesto estemporaneo e si chiude con un guizzo fortunato di Omar Thomas per il 15-17.
Si rientra con Recalcati che comanda la zona e trova tre canestri da altrettanti giocatori ma non da Righetti, che spreca la palla dell’allungo. Vitucci rischia il pressing che viene battuto proprio dall’ala riminese su assist di Galanda (23-20). Avellino non si scoraggia e le due squadre si superano nel punteggio pur mostrando un basket davvero ricco di errori e brutture. Al 16’ c’è il terzo fallo di un Goss, in difficoltà anche per via dell’infortunio; Varese riesce comunque a distendersi in contropiede per il 31-26 subito suturato da Dean. Terzo fallo anche di Slay ma la Cimberio tocca il +5 che sarebbe +8 se un arbitro non vedesse un assurdo “passi” sulla tripla di Goss, fischio che non cambia il finale (35-30) perché la penetrazione di Spinelli viene sputata dal ferro.
Dopo la pausa i biancorossi si trasformano per diversi minuti in fantasmi. Una tripla di Lauwers è l’unico canestro dei primi 2’30”, poi Avellino cambia marcia e sorpassa con Dean e con il belga ancora da lontano mentre la Cimberio (e in particolare Ryan) fallisce una serie di tiri al limite dell’imbarazzante. Il 10-0 ospite costringe Recalcati alla sospensione ma al rientro la sua squadra perde addirittura palla (Rannikko) sul pressing ospite e regala a Dean la tripla del 35-43. Slay segna, esulta roteando i pugni e… colpisce al volto il povero Kangur che passava di lì; l’estone non fa una piega e segna la tripla che rianima una Cimberio moribonda, colpita da un Dean ispirato e giunto a quota 20. Avellino resta avanti e replica ai punti di Slay, Goss e Fajardo, il migliore tra i biancorossi: l’ultimo riposo arriva sul 50-55 con due liberi di Goss.
IL FINALE – Il quarto conclusivo si apre con una sorpresa, l’ingresso in campo di Mian, ma è Goss a prendersi i boati del pubblico per due triple che sospingono Varese al nuovo vantaggio (56-55). Finalmente si vede un basket più spettacolare e Thomas risponde con un gioco da 3 punti pareggiato da Slay (58-58 al 32’). Qui si scatena il far west: prima Johnson si autoelimina con tecnico e quinto fallo, poi Spinelli abbatte Rannikko con una gomitata così Varese guadagna terreno con i liberi e un’altra tripla di Goss che dà un effimero +6. La Cimberio però concede all’Air di rientrare a -1 in due occasioni. Ryan rileva Mian e stavolta fa centro dall’arco, unica cosa positiva della sua serata; Gek manda a canestro anche Fajardo per il 71-65 ma al primo errore biancorosso (persa di Goss) il monumentale Thomas accorcia dalla lunetta a -3 in due occasioni. Il gioco a due tra Galanda e “Don Diego” funziona ancora e lo spagnolo tocca quota 23. Il + 6 dura poco perché Szewczyk segna dall’arco e schiaccia dopo il nuovo cesto di Fajardo. Recalcati perde per falli anche Slay dopo che Righetti fallisce l’ennesima tripla; Thomas in lunetta è una macchina e per l’Air è -1. Goss sbaglia ma Szewzyck commette fallo in attacco, quinto anche per lui sul 78-77 con 1’11” da giocare). Varese sembra riprendere l’inerzia della gara ma Galanda fa la frittata con due uova: errore da vicino e rimbalzo d’oro concesso agli ospiti che sorpassano. Goss sbaglia nell’azione successiva e dopo il time out Green replica la serpentina vincente del biellese Sosa. Manca poco, Ryan e Cortese fanno 1 su 2 ai liberi così come Rannikko a 12” dalla conclusione: Avellino con Dean fa 2/2 e pare chiudere i conti ma Goss non ci sta e segna una tripla siderale (83-84). Ci sono 3” da giocare, Thomas fa 1/2 ai liberi dopo il fallo immediato di Fajardo e Varese può costruire l’ultimo tiro. Ci prova Goss, da dietro la linea, ma la palla è corta e il ferro non la accoglie al suo interno; la sirena ha un suono dolce per il manipolo di tifosi avellinesi, mentre per il resto dei 3.500 di Masnago diventa un rumore insopportabile.
IL TABELLINO
Agos Ducato Serie A – Risultati, tabellini e classifica
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