“È tutto chiarissimo, non temo un ricorso”
L'ex vicesindaco è sicuro che la sua nomina a presidente di 3SG-Camelot sia inattaccabile. E si prepara a nominare il direttore generale: "chi ha fatto nomi prima del tempo ha sbagliato"
Ha lasciato Palazzo Borghi, sede del Comune, dopo dieci anni, esattamente alla fine del decennio. Paolo Caravati ora ha un nuovo ufficio, da braccio destro del sindaco Nicola Mucci si è trovato a guidare, da presidente, l’azienda socio-sanitaria comunale, la 3SG. In via Sottocorno sostuisce Franco Liccati, il finiano che ha lasciato la struttura di Camelot il 29 dicembre, “silurato” in contemporanea con il rimpasto di giunta. Ora l’opposizione e i finiani contestano la sua nomina, ritenendola illegittima.
«Il Comune mi ha nominato, il Comune sta valutando gli aspetti legali, è di sua competenza. Aggiungo comunque che non mi sembra ci sia molto da approfondire: l’azienda non ha rilevanza economica, il capitale è interamente del Comune, deve quindi comportarsi come un ente pubblico».
Quindi andrà avanti con gli atti: il primo è la nomina del direttor generale. Non teme che un eventuale ricorso possa avere conseguenze? «Mercoledì faremo la nomina, dopo il percorso previsto dallo statuto. Opererò comunque in modo tale che qualunque ricorso possa essere presentato non infici gli atti dell’azienda».
La legge esiste, anche i finiani chiedono di rispettare le norme che lo stesso PdL ha proposto e votato… «L’amministrazione comunale ha chiesto un parere legale, il segretario comunale ha detto con chiarezza in consiglio comunale che la nomina rispetta la legge». Le ragioni sono legate proprio alla natura della società partecipata, che secondo l’amministrazione non ha rilevanza economica, secondo l’opposizione, invece, sì. «Aggiungo che su questa legge non esiste oggi giurisprudenza, i pareri legali potrebbero essere anche diversi. Le leggi comunque devono esser rispettate nel futuro come sono sempre state rispettate anche nel passato».
La legge esiste, anche i finiani chiedono di rispettare le norme che lo stesso PdL ha proposto e votato… «L’amministrazione comunale ha chiesto un parere legale, il segretario comunale ha detto con chiarezza in consiglio comunale che la nomina rispetta la legge». Le ragioni sono legate proprio alla natura della società partecipata, che secondo l’amministrazione non ha rilevanza economica, secondo l’opposizione, invece, sì. «Aggiungo che su questa legge non esiste oggi giurisprudenza, i pareri legali potrebbero essere anche diversi. Le leggi comunque devono esser rispettate nel futuro come sono sempre state rispettate anche nel passato».
Nel frattempo si parla anche della nomina del direttore generale chiamato a sostituire Franco Rudoni. Si è iniziato a fare qualche nome…
«Lo Statuto indica un percorso preciso: il bando, la presentazione delle domande, l’esame da parte di tre commissari, due indicati dal sindaco e uno dalla stessa 3SG.La commissione ha indicato una rosa di tre candidati. Non c’è altro da aggiungere. Chi ha fatto nomi non ha fatto certo un piacere alle persone che hanno visto i loro nomi pubblicati. Vorrei proprio sapere perché sono stati fatti»
Il sindaco ha detto che Liccati non ha rispettato le indicazioni che venivano dall’Amministrazione. Lei ha ricevuto linee d’indirizzo su cui operare? «Sono stato dieci anni al fianco del sindaco, io sono certo di comportarmi come vuole l’Amministrazione. Dopo dieci anni sarei stupido, se non lo sapessi…»
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