È un derby a stelle e strisce, Villa vince al tie break
Berg e Hodge trascinano al successo la MC-Carnaghi, ma il punto decisivo è contestato. La Yamamay cambia pelle in corsa e sfiora la rimonta
Una domanda pesa sulle battute conclusive dell’interminabile derby del PalaBorsani: c’era o meno un tocco del muro biancoblu sull’attacco out di Havelkova che ha regalato alla MC-Carnaghi la fuga decisiva nel tie break? Lasciamo la risposta ai moviolisti, per il momento basti dire che la supersfida tra Villa e Busto è stata ancora una volta una fucina di emozioni: 2 ore e 26 minuti di gioco, spettacolari difese da una parte e dall’altra e un’altrettanto avvincente partita a scacchi tra i due coach. Alla fine l’ha avuta vinta Abbondanza, che ha ottenuto il massimo dall’inedito assetto con Hodge opposto, grazie alla perfetta intesa dell’americana con la connazionale Berg; Parisi però le ha davvero provate tutte, alternando al meglio le schiacciatrici e dando fiducia dal terzo set a una Kim sempre pronta nei momenti che contano. Alla fine entrambe le squadre hanno i loro motivi per gioire: la MC-Carnaghi ha fermato l’emorragia di punti e di vittorie, la Yamamay ha evitato il sorpasso delle “cugine” e ha dimostrato grandi capacità di reazione, anche se la terza sconfitta consecutiva (è la prima volta che accade in serie A1) si fa comunque sentire.
Inedita la disposizione delle due tifoserie: la “curva” è divisa in due, a sinistra (per chi guarda) i tifosi della Yamamay, a destra quelli della MC-Carnaghi. I due gruppi non possono vedersi l’un l’altro, ma il confronto cromatico tra la “macchia” biancorossa e quella biancoblu, a un’ora dall’inizio della partita, è davvero suggestivo. Poi inizia la battaglia degli striscioni: i biancorossi ironizzano sui posti insufficienti con l’immagine di una gigantesca calcolatrice e la scritta “Bastava usarla”, e c’è spazio anche per la parodia: “Costruisci il tuo palazzetto in 20 uscite settimanali”. Dalla parte opposta uno Scrat in versione spartana annuncia: “Al nostro segnale scatenate l‘inferno” e non manca il classico “Caccia aperta ai gufi”. A gara in corso il tifo è continuo, martellante e soprattutto, come da tradizione, all’insegna della correttezza: nessuna separazione tra i rivali e nessun contrasto oltre ai normali sfottò, impensabile
LA PARTITA
Stretta di mano iniziale tra i sindaci delle due città e il vicesindaco di Castellanza, poi l’annuncio delle formazioni. A sorpresa, ma non troppo, entrambi gli allenatori scelgono un sestetto mai utilizzato finora: nella Yamamay c’è Havelkova in banda con Marcon, Abbondanza lascia fuori Aguero e sceglie Hodge come opposto con Negrini e Cruz schiacciatrici. Come previsto la MC-Carnaghi ritrova dall’inizio Lindsey Berg. Subito scambi lunghissimi per aprire la gara: Busto non riesce a passare contro il muro biancoblu, Cruz si esalta con tre punti per il 3-0. Lucia Crisanti trova il pareggio sul 5-5, ma la portoricana è scatenata e mette a segno anche l’attacco dell’8-6. La Yamamay trova il ritmo in battuta e ribalta la situazione sul 10-12 (anche un ace di Havelkova su Cardullo), ma l’equilibrio continua: grandi difese e recuperi spettacolari da entrambe le parti. Busto ci riprova sul 14-16 con un pallonetto vincente di Crisanti ma Havelkova, troppo fallosa, sbaglia due volte e ristabilisce la parità. Il controbreak porta Villa sul 20-17, grazie a un attacco e un muro di Anzanello; Negrini firma il 21-18, il capitano biancoblu ferma due volte Havlickova (24-19) e Hodge va a chiudere un set in cui la Yamamay ha sbagliato troppo (4 errori e 4 murate) ma soprattutto la squadra di casa ha beneficiato del ritorno in regia di Berg, applauditissima dai tifosi. Il secondo parziale si apre com’era finito il primo: muro su Marcon ed errore di Havelkova per il 2-0. Hodge porta avanti Villa 5-2, ed è subito time out; Negrini firma il 10-6, Helena manca ancora all’appello ed è inevitabile il cambio con Meijners. La MC-Carnaghi regala qualcosa di troppo in battuta (6 errori nel set) e consente a Busto di restare in corsa, finché sul 13-9 arriva un parziale di 0-6 firmato proprio dall’olandese insieme a Crisanti, mai così decisiva in questa stagione. Sempre Meijners firma il 14-17, ma Anzanello sale di nuovo incattedra a muro impedendo la fuga definitiva (17-18). Il pareggio, a quota 19, è opera di Negrini; sul 21-21 una “doppia” assai dubbia fischiata dall’arbitro e un attacco di Havlickova sulle mani del muro riportano avanti la Yamamay, che si conquista i primi due set point con Marcon (22-24).
La stessa veneta prima commette invasione e poi, messa in difficoltà dal servizio di Bosetti, attacca in rete per il 24-24; Cruz e Berg annullano altre due chance ma al quinto positivo è un fallo di seconda linea di Hodge a regalare il set a Busto (26-28). La risposta di Villa è rabbiosa in avvio del terzo parziale: 3-0 e 7-1, con due muri di Hodge su Havlickova. Parisi cambia in regia: dentro Kim per Serena. Serve a poco perché la MC-Carnaghi vola addirittura 12-3 sul turno di battuta della scatenata Hodge (11 punti) e il set sembra ormai indirizzato. Invece la Yamamay ci crede ancora, si riporta a meno 4 con la rediviva Havelkova; poi dal 21-14, le bustocche rimontano fino a 23-20 con due muri di Campanari e annullano addirittura tre set point (ace di Kim) prima di arrendersi alla solita Hodge per il 25-23. Parisi conferma Kim e la coppia Havelkova-Meijners anche nel quarto set; all’avvio spumeggiante di Hodge (5-3) risponde Helena per il 6-6. Al primo stop tecnico Villa è in vantaggio 8-7, ma il tentativo di fuga è di Busto, che si porta avanti 11-13; due erroracci di Kim e Havlickova ristabiliscono però l’equilibrio sul 16-16. La lotta punto a punto, con le difese ancora protagoniste (Carocci spettacolare), prosegue fino al 21-21 quando Havelkova indossa le vesti di Wonder Woman: tre attacchi consecutivi per lei, e il 21-25 è di Marcon che attacca sulle mani del muro cortesino portando le squadre al quinto e decisivo set.
Schieramenti confermati per entrambe le squadre. In avvio l’attacco della Yamamay è tutto affidato a Meijners, che va a segno tre volte per il 2-3; rispondono Hodge e Jontes, che però sbaglia la battuta del 6-7. Al cambio di campo è 7-8 con un altro punto di Meijners, ma Hodge è incontenibile e la Yamamay rischia grosso sul 9-8 quando Cruz si “mangia” un punto già fatto commettendo invasione. Sull’11-10 la sostituzione che non ti aspetti: Abbondanza chiama in battuta Calloni, al rientro dopo l’operazione, al posto di Hodge. Raffaella batte bene e il successivo attacco out di Havelkova, contestatissimo dalla panchina bustocca che chiede un tocco del muro, vale il 12-10. La Yamamay perde la testa e sbaglia altre due volte, con Kim e Havlickova, regalando quattro match point a Villa; sul primo Calloni sbaglia la battuta, sul secondo arriva, manco a dirlo, Megan Hodge a siglare il punto del definitivo 15-11.
MC-Carnaghi Villa Cortese-Yamamay Busto Arsizio 3-2 (25-20, 26-28, 25-23, 21-25, 15-11)Villa C.: Anzanello 14, Berg 3, Lanzini (L) ne, Negrini 7, Cruz 20, Kovacova ne, Cardullo (L), Hodge 33, Aguero ne, Calloni, Bosetti, Rondon, Jontes 9. All. Abbondanza.
Busto: Carocci (L), Havlickova 16, Spirito, Valeriano, Kim 3, Marcon 8, Bauer 2, Meijners 15, Campanari 10, Serena 1, Crisanti 9, Havelkova 16. All. Parisi.
Arbitri: Mauro Goitre e Fabrizio Saltalippi.
Note: Spettatori 1573. Villa: battute vincenti 1, battute sbagliate 12, attacco 37%, ricezione 77%- 64%, muri 14, errori 27. Busto: battute vincenti 4, battute sbagliate 6, attacco 37%, ricezione 83%- 57%, muri 7, errori 26.
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