Ex-Esselunga, il bando va deserto
Nessuna offerta per realizzare il progetto di "ecoparco" che aveva vinto il concorso di idee lanciato dall'amministrazione. L'assessore all'urbanistica: «Va integrato con una piscina scoperta vicino al PalaBorsani»
Il progetto di ecoparco, la nuova struttura sportiva pensata in sostituzione dell’ex-Esselunga di Castellanza, così com’è non è piaciuto agli operatori che avrebbero dovuto presentare le proprie offerte entro il 30 dicembre 2010. Il bando di gara per la costruzione e la gestione del polo sportivo è andato deserto. Il progetto che ha vinto il concorso di idee voluto dall’amministrazione castellanzese per recuperare l’ex-Esselunga è stato giudicato incompleto per quanto riguarda l’offerta agli utenti e l’assessore all’urbanistica Vittorio Caldiroli ne è consapevole: «Da quando è stato presentato il progetto vincitore ad oggi sono cambiate molte cose – ha detto Caldiroli – e, anche a causa della crisi economica, è stato giudicato interessante ma monco».
In buona sostanza, da un rapido giro di consultazioni con gli operatori economici che avevano mostrato qualche interesse, la richiesta è quella di integrare il progetto con una piscina all’aperto, per aumentare l’offerta anche nei mesi estivi: «La richiesta di una vasca all’aperto è coerente con la volontà di far funzionare il centro sportivo polifunzionale per tutti i dodici mesi – commenta Caldiroli – e per questo siamo già al lavoro per ripartire con un nuovo appalto-concorso che tenga conto anche di questa esigenza».
Aggiungere una piscina all’aperto non è di certo facile, visti gli spazi a disposizione, ma sembra tornare in auge l’ipotesi di una piscina all’aperto nell’area intorno al palaBorsani senza, però, intaccare il parco e i suoi alberi: «Sarei contrario ad un’ipotesi che prevede di toccare il parco, una realtà ormai consolidata – conclude Caldiroli – l’ipotesi su cui vorremmo lavorare prevede un ripensamento delle strutture sportive e degli spazi intorno al palaBorsani, magari spostando il parcheggio al posto dei campi da calcetto, che troverebbero a loro volta un’altra sistemazione, e lasciare libera un’area per la piscina all’aperto». Nessun ripensamento, dunque, sui principi cardine del progetto che rimane fortemente caratterizzato in ambito sportivo-ludico. A cinque mesi dalle elezioni, però, non sarà facile per l’assessore Caldiroli arrivare ad un nuovo bando prima del voto elettorale.
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