La ‘ndrangheta è una metastasi

Stralcio dell'intervista che Gianluigi Nuzzi ha rilasciato a Radio Missione Francescana: tema centrale la 'ndrangheta, "protagonista" del libro scritto con Claudio Antonelli

La criminalità organizzata fa accordi con il potere anche in Lombardia. La ‘ndrangheta ormai ha raggiunto dei livelli importanti di presenza soprattutto nel mercato della cocaina e nella capacità raffinata di interagire con qualsiasi tipo di altro potere sul territorio. ‘Ndrangheta e mafia sono collegate e per questo si sono spartite gli affari sul territorio, come viene evidenziato nel libro “Metastasi” edito per Chiarelettere, scritto da Gianluigi Nuzzi (con Claudio Antonelli), che ha risposto ad alcune domande a Radio Missione Francescana.
 
Come si spiega il fatto che non si sente parlare di omicidi tanto quanto avviene in alcune
regioni del Sud?
«Noi non abbiamo la percezione di questa presenza criminale perché non ci sono i morti per strada. In realtà i morti ci sono. Solo che non vengono attribuiti a scontri di ‘ndrangheta. In Lombardia, Piemonte ecc. avvengono tutta una serie di omicidi. Vengono ammazzati degli incensurati. Persone che non hanno precedenti penali: manovali, muratori, elettricisti, facchini, gente che ha lavori apparentemente utili e che poi le indagini vedono archiviare l’omicidio perché non si trova il mandante l’assassino o perché viene attribuito alla delinquenza comune. Sono stati i collaboratori di giustizia ad indicarci in alcuni di quegli omicidi degli scontri per rendere sincronico il rapporto fra le varie famiglie nella nostra regione».
 
Quali novità ci sono nelle indagini?
«C’è stata di recente un’operazione da parte della procura di Milano e di Reggio Calabria nel luglio scorso che ha portato a qualche centinaio di arresti. È un’operazione importante di cui attendiamo gli sviluppi della stessa indagine che andrà nella direzione di insospettabili».
 
Se parliamo di licenze edilizie per centri commerciali, fino a che livello si spingono le
diverse ‘ndrine?
«Sui centri commerciali ci sono state delle indagini. Parliamo di casi specifici e non bisogna generalizzare. È anche vero che gli sviluppi e gli inizi interessano sicuramente la ‘ndrangheta in Lombardia. Può interessare sotto diversi momenti. Non solo nell’acquisto per realizzare delle boutique, ma soprattutto se riesce a fare convergenza con le amministrazioni politiche del luogo e riuscire a insistere nella valorizzazione dei terreni quando c’è un esponenziale molto elevato nella qualificazione di un’area che diventa edificabile».
 
Cosa è possibile fare per arginare il fenomeno?
«Nel momento in cui aggredisci la parte militare di un’organizzazione, fai degli arresti dei capi, degli affiliati e quant’altro, bisogna poi attuare un’operazione che non deve essere solo giudiziaria, ma anche economica. Bisogna dare atto al Ministro Maroni che sulla politica delle confische dei beni delle mafie ha fatto dei passi avanti significativi».

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 28 Gennaio 2011
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