Pattoni: «I soldi dell’incasso restano alla società»
Il nuovo patron smentisce di aver richesto i soldi di Pro Patria-Casale e chiede a tutti di pazientare ancora un po' ma il segretario generale pensa alle dimissioni e i giocatori hanno fatto scadere la messa in mora
Il nuovo proprietario della Pro Patria, Massimo Pattoni, torna a farsi sentire e lo fa assicurando che l’incasso di domenica dopo la partita col Casale rimane a disposizione della società sul conto dell’Aurora Pro Patria: «Siamo onesti e trasparenti e l’ho già detto più volte – fa sapere l’amministratore – purtroppo ci rendiamo conto che la situazione dei conti è grave e che i giocatori non percepiscono gli stipendi da mesi ma chiediamo a tutti di avere pazienza. Al momento opportuno spiegheremo come sistemare i conti e cominceremo a pagare gli stipendi arretrati». Sul fatto che i giocatori e il mister non abbiano fiducia in lui Pattoni preferisce non rilasciare dichiarazioni: «Non è il caso di parlare adesso – dichiara Pattoni – la loro dignità è stata schiacciata fino ad adesso e quindi preferisco non intervenire. Dico solo che quando potrò fare una cosa al 100%, parlerò». Per adesso non si riesce a fargli dire qualcosa di più e questa settimana difficilmente si farà vedere a Busto.
Intanto la situazione nello staff continua ad essere incerta e il segretario generale Pino Iodice ha già paventato le dimissioni: «Si è vero ci sto pensando ma è una questione di dignità – commenta laconico – rimanere qui a farmi prendere in giro non ha senso. Io vengo qui a lavorare seriamente tutti i giorni e non posso continuare ad essere preso in giro». E questo sarebbe un duro colpo perchè è l’uomo d’esperienza per tutte le questioni legate alla Federazione e alla Lega Calcio. I giocatori, invece, si sono allenati anche oggi e la loro situazione è simile a quella di chi sitrova in un limbo, intrappolati alla Pro Patria. Il tempo per far valere la messa in mora, presentata qualche settimana fa, è ormai scaduto e non è più possibile chiedere lo svincolo dal contratto in assenza di un altra società che li prenda a giocare. Il mercato è ancora aperto e se nessuno è ancora andato a giocare da qualche altra parte ci sono solo due possibilità: o nessuno li ha richiesti oppure hanno deciso di non abbandonare la barca. Lo stesso direttore Regalia ha sottolineato: «Questi ragazzi sono molto uniti e stanno mantenendo un rendimento altissimo nonostante le difficoltà – e ha concluso – molti di loro sono qui con il minimo contrattuale, non prendono quei mille euro da mesi eppure giocano e fanno vincere la Pro, unico caso di una squadra prima in classifica ma senza una società alle spalle».
TAG ARTICOLO
La community di VareseNews
Loro ne fanno già parte
Ultimi commenti
Felice su Ennio Doris, il film sul banchiere è firmato dal regista varesino Giacomo Campiotti
Felice su Sono soprattutto stranieri e sportivi i turisti che apprezzano sempre di più il Varesotto
YORK su Nuovo sgombero al campo nomadi di Gallarate, polizia e carro attrezzi al lavoro dal mattino
massimiliano_buzzi su Si affida ad un professionista per rivalersi sul medico che aveva sbagliato diagnosi ma viene truffato
Ombretta Gianni su Le barche d'epoca di Laveno Mombello al Festival internazionale di Sète
PaoloFilterfree su Il PD: "Lega a Varese già asfaltata due volte, loro a caccia di like e noi stanziamo 3,5 milioni per le strade"
Accedi o registrati per commentare questo articolo.
L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di VareseNews.it, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.