Pro Patria, stipendi col contagocce e un domani ancora incerto
Il mister Raffaele Novelli racconta la situazione di incertezza e di diffidenza. Poi chiede aiuto al Prefetto perchè vigili sull'operato del nuovo proprietario Pattoni. Soldi solo ai giocatori al minimo sindacale e allo staff
Stipendi col contagocce per i giocatori della Pro Patria che stanno aspettando da mesi la risoluzione delle difficoltà economiche in cui si trova il club. Il nuovo patron Massimo Pattoni, dopo alcuni giorni di silenzio meditativo sul da farsi, si era presentato davanti a giocatori, staff e tifosi nella sede di via Cà Bianca con assegni circolari che avrebbero dovuto coprire tre mesi di arretrati per una parte degli atleti in rosa, dello staff e del fisioterapista. Il pagamento non è stato effettuato in quell’occasione in quanto la Lega Calcio non permette pagamenti tramite assegni circolari ma solo tramite bonifici bancari da un unico conto.
Pattoni se n’era andato dallo stadio Speroni, dove si era presentato prima degli allenamenti, con la promessa di ottemperare alla modalità di pagamento più corretta. Quest’oggi, secondo il mister Raffaele Novelli, solo un giocatore di quelli al minimo sindacale aveva verificato l’arrivo dei soldi sul proprio conto corrispondente a tre mensilità intere: «Da una verifica interna ho potuto appurare che i tre stipendi interi dovrebbero essere versati solo ai giocatori al minimo sindacale e allo staff – ha detto Novelli – mentre per altri giocatori sarà pagata solo una parte di ognuna delle tre mensilità arretrate e ad altri 8-9 giocatori non sarà ancora pagato nessuno stipendio».
I soldi, per ora, arrivano a spizzichi e bocconi ma se Pattoni ha scelto di presentarsi davanti ai giocatori con in mano degli assegni, affrontando anche i tifosi, mettendoci la faccia significa che uno spiraglio potrebbe aprirsi, anche se rimane il mistero sulle capacità eocnomiche dell’immobiliarista di far fronte a tutti i debiti. Per il mister dei tigrotti quanto fatto da Pattoni finora non può che essere giudicato insufficiente: «E’ evidente che la decisione di pagare gli stipendi solo ad una parte dei giocatori creerà qualche malumore – ha detto il mister – non ho potuto parlare con tutti i ragazzi ma non siamo affatto sereni. Spero che l’intervento del Prefetto, che ha voluto incontrare la proprietà, tenga la situazione monitorata». Domenica la Pro Patria affronterà la Valenzana e il mister sta cercando di mantenere unito lo spogliatoio e solo lunedì si saprà quali sviluppi ci potranno essere in quanto l’immobiliarista cremonese avrebbe depositato proprio oggi la firma che lo autorizza ad operare in nome e per conto della Pro Patria.
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