Quei lavori che gli italiani non fanno più
Sono oltre 40 le attività economiche a Milano in cui li titolari sono stranieri. Ma si tratta di lavori che a noi non piacciono più: fabbricazione di tappeti, muratori, ristorazione
Sono 41 le attività economiche a Milano in cui la maggioranza dei titolari è rappresentata da cittadini non italiani (+8% rispetto allo scorso anno). Sono attività che non piacciono agli italiani o che risultano particolarmente legate alle necessità delle comunità straniere.
Dalla fabbricazione di tappeti e moquette (dove gli stranieri rappresentano il 100% delle imprese), agli internet-point (96%), al commercio al dettaglio ambulante di prodotti tessili, abbigliamento e calzature (86%), per passare all’attività di traduzione e interpretariato (70%), ai servizi di trasferimento di denaro (69%), alla ristorazione con cibi da asporto (58%) a alle attività non specializzate di lavori edili (muratori: 53%).
Rispetto al 2009 l’attività economica dove l’imprenditoria straniera cresce maggiormente è costituita dall’attività di pulizia generale di edifici (+239%: da 106 a 359 imprese), seguita dalle attività di modifica e riparazione di articoli di vestiario: +188%.
Forte crescita anche dei servizi di centri per il benessere fisico: +99%, da 70 a 139 (di queste l’81% sono cinesi), così come del commercio via internet (+54%), bed and breakfast (+45%), sale gioco e da biliardo (+36%), trasporto con taxi (+19%).
L’imprenditoria straniera rimane invece ancora assente in 100 attività economiche milanesi. Tra le altre, il settore dell’edizione di libri e periodici e le farmacie. Complessivamente le imprese con titolare straniero sono 22.352, il 19% del totale milanese. Di queste, oltre 1 impresa su 10 è legata ad attività non specializzate di lavori edili. Seguono le attività di pulizia (1.010), e il trasporto di merci su strada (893).
Tra le nazionalità, con quasi 5 mila imprese (4.875), sono gli egiziani a rappresentare quella più numerosa, seguita dai cinesi (fermi a 3.400 imprese). Con oltre mille imprese anche rumeni, marocchini, albanesi e peruviani. Sono questi alcuni dati che nascono da una elaborazione della Camera di Commercio di Milano, attraverso il Lab MiM, su dati Infocamere e relativi alla ditte individuali presenti a Milano nel 2009 e 2010.
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