Le “primarie dei bisogni”: la voce di Busto raccolta per stazioni, mercato e chiese

L'iniziativa di Articolo 3 proseguirà anche questo fine settimana. "Spunti interessanti" dalle richieste dei cittadini, che verranno usate per perfezionare il programma da sottoporre agli elettori

Tra i gruppi che si preparano al voto, Articolo 3 è in questi giorni di quelli attivi "per strada": con quelle che ha voluto battezzare "le primarie dei bisogni", facendo un po’ il verso alle consultazioni preelettorali da qualche anno in uso a centrosinistra, "all’americana", per decidere le candidature. L’iniziativa consiste in una raccolta delle opinioni e segnalazioni dei bustocchi, in luoghi frequentati come stazioni, mercato e chiese, per orientare l’azione (e la campagna) su temi che risultino più diffusamente sentiti.
Già nello scorso weekend il gruppo che candida Antonello Corrado a sindaco si è dato da fare alla stazione Nord, al mercato, a Sacconago e Borsano. Anche nel prossimo fne settimana, annuncia Corrado, il gruppo sarà presente venerdì alle 18 in stazione, questa volta le Fs di piazza Volontari della Libertà; sabato mattina di nuovo al mercato, «dove c’è stato parecchio riscontro nel primo ‘giro’», domenica mattina ancora per chiese, a Sacconago all’uscita della Messa che si conclude alle 10,15, poi a Sant’Anna un’ora dopo. «Abbiamo colto richieste e spunti interessanti, che ci riserviamo di comunicare in seguito in modo più articolato» dice il consigliere comunale, già di Rifondazione poi "autofondatore unico" del gruppo che ha ironicamente intitolato La Sinistra Che Fa il Proprio Dovere. «Ci sono certo le usuali richieste di ovviare allo stato dell’asfalto di strade e marciapiedi, dell’illuminazione pubblica e così via; ma abbiamo riscontraro altre e più strutturali necessità su ambiti come trasporti, sanità, servizi sociali». Il gruppo sta intanto provvedendo a costruire il programma, «con il supporto di alcune associazioni», a partire dai quattro "pilastri" già annunciati nelle scorse settimane: no al cemento e all’espansione dell’edificato (a meno che non siano case popolari), più spazi sociali per l’incontro e la cultura, monitoraggio dell’ambiente, politiche a favore della mobilità ciclopedonale.

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Pubblicato il 02 Febbraio 2011
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