Marta Morazzoni e Antonia Arslan, appuntamenti con la letteratura al liceo Crespi

Le scrittrici incontreranno studenti di varie scuole bustocche: Morazzoni presenterà il romanzo storico "La nota segreta", vincitore del Premio Manzoni, Arslan "La masseria delle allodole" sul genocidio degli armeni

Un liceo classico e linguistico non può non riservare un’ampia attenzione agli scrittori. E un istituto come il Daniele Crespi di Busto Arsizio non si fa mancare due appuntamenti con affermate autrici come Marta Morazzoni (mercoledì 9 febbraio – h. 15:00) e Antonia Arslan (mercoledì 16 febbraio – h. 10:30)

Nel primo incontro Marta Morazzoni parlerà del suo mestiere di scrittrice e in particolare del suo ultimo romanzo di genere storico, La Nota Segreta, con cui si è aggiudicata il Premio letterario “A. Manzoni” – Città di Lecco.

L’incontro con Antonia Arslan sarà invece rivolto in maniera particolare agli studenti del quinto anno dal momento che il romanzo La Masseria delle Allodole ricorda l’eccidio degli Armeni, argomento studiato nel programma di Storia.

L’iniziativa è patrocinata dal Ministero dell’Istruzione e dall’Ufficio Scolastico Regionale; da molte scuole sono arrivate richieste di partecipare e verranno accolte fino al numero massimo di posti disponibili nell’aula Magna del Liceo.

NOTE BIOGRAFICHE

Marta Morazzoni scrittrice ormai affermata e insegnante ha vinto il Premio Campiello nel 1997 con "Il caso Courrier".
Ricordiamo tra i molti romanzi:
La ragazza col turbante 1986, Longanesi
Casa materna 1994, TEA
Una lezione di stile 2002, Longanesi
Un incontro inatteso per il consigliere Goethe 2005, Longanesi 
La città del desiderio, Amsterdam 2006, Guanda
L’anno scorso ha pubblicato La nota segreta, (Longanesi) con cui si è aggiudicata la VI edizione del Premio letterario “A.Manzoni”-Città di Lecco” per il romanzo storico.

Antonia Arslan è una scrittrice e saggista italiana di origine armena. Laureata in archeologia, è stata professore di Letteratura italiana moderna e contemporanea all’Università di Padova.
È autrice di saggi sulla narrativa popolare e d’appendice (Dame, droga e galline. Il romanzo popolare italiano fra Ottocento e Novecento) e sulla galassia delle scrittrici italiane (Dame, galline e regine. La scrittura femminile italiana fra ‘800 e ‘900).
Attraverso l’opera del grande poeta armeno Daniel Varujan — del quale ha tradotto le raccolte II canto del pane e Mari di grano — ha dato voce alla sua identità armena.
Ha curato un libretto divulgativo sul genocidio armeno (Metz Yeghèrn, Il genocidio degli Armeni di Claude Mutafian) e una raccolta di testimonianze di sopravvissuti rifugiatisi in Italia (Hushèr. La memoria. Voci italiane di sopravvissuti armeni).
Nel 2004 ha scritto il suo primo romanzo, La masseria delle allodole (Rizzoli), che ha vinto il Premio Stresa di narrativa ed è stato finalista del Premio Campiello e che tre anni dopo è stato portato sul grande schermo dai fratelli Taviani.
Nel 2009, sempre con Rizzoli, ha pubblicato il libro La strada di Smirne.
Recentemente è uscito il suo ultimo libro Ishtar 2, Cronache del mio Risveglio, sull’esperienza della malattia che l’ha colpita nel 2009.

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Pubblicato il 07 Febbraio 2011
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