Una società unica per i treni: ecco il “federalismo ferroviario”

Così lo chiama l'assessore regionale Raffaele Cattaneo: la società unirà definitivamente Trenitalia e LeNord nella gestione del servizio regionale. "Abbiamo aumentato la puntualità"

 «Il fidanzamento tra il ramo lombardo di Trenitalia e Le Nord sfocerà il 1° maggio in un matrimonio e questo avverrà anche in virtù dei risultati prodotti». L’assessore regionale alla mobilità Raffaele Cattaneo ha annunciato così la nascita di una nuova società di trasporto regionale, che porterà a compimento la "regionalizzazione" del servizio ferroviario. Sarà dunque questo il modello lombardo: una società mista che unisca il gestore nazionale (Trenitalia) con quello di proprietà regionale (Le Nord), sull’esempio di quanto fatto in questi anni (nella foto, due treni nei colori delle due compagnie, fotografati a Varese). Cattaneo e l’ad di Trenitalia-LeNord Giuseppe Biesuz hanno comunicato iche l’indice di puntualità ai 5 minuti nell’intera giornata è passato in questi anni dall’85,8% del 2008 all’88,4% del 2010, mentre nella fascia di punta è passato dal 79 all’82,9%. Le soppressioni medie giornaliere nell’intera giornata si sono ridotte dalle 27 del 2008 alle 19 del 2010. «Si tratta – ha aggiunto l’assessore – di un dato ancora più significativo se si considera che nel 2008 si ragionava su circa 1900 treni mentre ora si parla di 2200 treni. L’effetto del lavoro fino ad oggi svolto è stato un miglioramento della puntualità, una complessiva diminuzione delle soppressioni e un incremento del numero dei passeggeri trasportati stimato tra il 10 e il 15%». Cattaneo lo chiama "federalismo ferroviario", perché la nuova società renderà più forte il controllo del settore ferroviario da parte della Regione, consentendo anche una maggiore flessibilità. Succede ad esempio su orari di lavoro nel settore della manutenzione, consentendo maggiore efficenza dei treni in circolazione: i convogli con piccoli guasti (una porta bloccata, un tergicristallo, un sedile da sostituire) possono essere riparati anche di notte, anche nelle stazioni capolinea in provincia.

Non solo. Con la nuova società – il nome è ancora da studiare – arriveranno anche nuovi treni. Il primo esempio sono i 19 nuovi convogli che andranno a Federalismo ferroviario, una nuova società in Lombardiaincrementare la dotazione destinata alle linee non elettrificate della Brescia-Iseo Edolo e della Milano-Monza-Molteno-Oggiono-Lecco (la prima proprietà FNM, la seconda FS-RFI). In particolare, 8 convogli a doppia cassa, per i quali sono stati investiti 25 milioni di euro, saranno destinati alla linea bresciana e 11 treni a 4 veicoli, costati 65 milioni di euro, alla tratta brianzola, una delle ultime non elettrificate intorno alla metropoli. «Un investimento importante da 90 milioni – ha spiegato l’assessore Cattaneo – che Regione Lombardia ha voluto sostenere per migliorare il servizio dei pendolari: un obiettivo cui stiamo lavorando da tempo per arrivare a quel salto di qualità che tutti ci aspettiamo. L’investimento rientra nella cifra di circa 1,1 miliardi di euro che Regione Lombardia ha speso in questi anni, attingendo dal proprio bilancio con uno sforzo straordinario».
Biesuz ha invece illustrato gli aspetti tecnici dei nuovi treni Diesel, che sono a piano ribassato, per facilitare l’accesso dei viaggiatori: i treni per il ramo bresciano saranno consegnati tutti entro maggio ed entreranno in servizio con il cambio orario di giugno, mentre la fornitura sullacMolteno-Lecco sarà completata entro settembre, anche se già con il cambio orario di giugno saranno operativi i primi treni.

Per quanto riguarda gli adeguamenti tariffari la cui introduzione è prevista per il 1° maggio, Cattaneo ha ribadito che «l’individuazione dei parametri di qualità che dovranno stabilire tali adeguamenti dovranno essere condivisi il più possibile e concordati con tutti i soggetti interessati, i pendolari, ma anche le aziende di trasporto e gli enti pubblici, anche a costo di far slittare di qualche settimana la loro entrata in vigore».

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 25 Marzo 2011
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