Valle Olona e sicurezza, la videosorveglianza integrata obiettivo condiviso

A Villa Gonzaga incontro fra i sindaci, i rappresentanti di polizie locali e carabinieri con il comandante provinciale dell'Arma colonnello De Marco, e il procuratore di Busto Dettori

Valle Olona più unita e determinata che mai sul fronte sicurezza. Stamane a Villa Gonzaga a Olgiate Olona riunione dei sindaci e dei comandanti delle Polizie locali e delle stazioni dei carabinieri, il capitano al comandod ella compagnia dell’arma di Busto Arsizio, Gianluigi Cirtoli, con il procuratore di Busto Arsizio, dottor Francesco Dettori, e il colonnello dei carabinieri Vincenzo De Marco, dall’ottobre scorso al comando dell’Arma nella provincia di Varese. Al centro, la ribadita attenzione al tema della videosorveglianza, con il progetto di coordinamento dei sistemi esistenti nei vari Comuni, «un progetto pilota» nelle intenzioni, così il "padrone di casa", il sindaco Giorgio Volpi. «Non possiamo costruire un mondo protetto in assoluto» ha detto, «ma si sappia che le istituzioni fanno la loro parte».

Occasione d’incontro formale, ma non retorica, per ribadire la buona collaborazione innanzitutto fra i comuni della Valle, che formano un corpo sempre più unito a fronte di necessità e tematiche condivise, al di là della diversa coloritura politica delle giunte, e dall’altro fra i diversi piani istituzionali, quelli dell’amministrazione locale e degli organismi localmente deputati alla sicurezza e alla giustizia dal governo centrale. Composti, ha ricordato il sindaco Volpi, «da persone di grande professionalità, tant’è che sono stati recentemente individuati gli sparatori dell’ultima rapina ad un benzinaio qui ad Olgiate». Avanzano intanto gli accordi, locali, regionali e nazionali, promossi in direzione di una maggiore tutela della pubblica incolumità a fronte di episodi di delinquenza.
Il ruolo principe è sempre quello affidato, purtroppo a causa di una tragedia avveuta sul suo territorio, al sindaco di Gorla Minore Giuseppe Migliarino: era suo concittadino quell’Angelo Canavesi assurdamente ucciso un anno fa. L’assassino circola ancora libero, ma il comandante provinciale dei carabinieri De Marco ha tenuto a rimarcare che le indagini non sono affatto ferme, «si lavora alacremente, questo omicidio è una ferita ancora aperta, e me ne sono reso conto subito al mio arrivo a Varese: vogliamo rimarginarla e faremo ogni sforzo per assicurare alla giustizia i responsabili». Il colonnello ha ringraziato i suoi sottoposti, quindi i sindaci, le polizie locali, il procuratore e i suoi sostituti per il lavoro svolto insieme: «A certi risultati non si arriva da soli, lo sforzo sul territorio è stato enorme. Si è lavorato con tutti i mezzi, ma serenamente, il risultato (i due recenti arresti degli indiziati della rapina di Olgiate) è a beneficio di tutti i comuni». Infine un appello a rivolgersi con fiducia ai Carabinieri, «sempre a disposizione della cittadinanza. Ci sono momenti in cui la delinquenza sembra poter scalfire la civile convivenza, per noi è fondamentale la denuncia e la segnalazione, è segno di scoramento quando un fenomeno criminoso non viene denunciato».

Migliarino ha ricordato l’impegno solenne preso ai funerali di Angelo Canavesi per migliorare la sicurezza di tutti, a partire dai benzinai, categora a rischio, verificato che la presenza o assenza (come in questo caso) di una telecamera può essere determinante per le indagini. Ha ricordato che sette consigli comunali hanno approvato, all’unanimità, un documento condiviso, poi recepito anche da altri tre comuni del Cremonese; che si è fatta opera di lobbying (per un interesse più che mai legittimo e trasparente) su parlamentari e consiglieri regionali; che c’è stato l’incontro pubblico di novembre a Gorla Minore, e il deputato varesino del PD Daniele Marantelli in seguito si è impegnato in prima persona a Roma con una proposta di legge controfirmata da ben 57 deputati di tutti gli schieramenti. A livello regionale, aggiungeva infine, è stato approvato un oridine del giorno in consiglio per rendere obbligatorie le telecamere entro due anni anche nei distributori di carburanti tuttora sprovvisti. Un passo ulteriore richiesto dalla categoria a Marantelli, e su quale si dovrà vedere in futuro, è quello, importante, di facilitare i pagamenti con carte di credito e simili: meno contante circola, e meno rischio c’è per i gestori delle pompe di benzina.
«Sulla sicurezza unendo le forze si ottiene qualcosa, come sindaci non possiamo fare molto» riconosceva il collega di Marnate Celestino Cerana riprendendo il tema della videosorveglianza coordinata. «Tutti abbiamo una centrale che controlla quasi tutti gli accessi stradali dei ns paesi, il nostro però è un territorio densamente popolato, praticamente una città sola di ottantamila abitanti. La proposta ora è di mettere in rete tutta la nostra videosorveglianza in tutti i comuni coordinando gli orari e collegando tutto a una postazione centrale. Abbiamo fatto un preventivo sui 300mila euro, non è molto, purchè anche Provincia e Regione facciano la loro parte. Unendo queste risorse a quelle di forze dell’ordine e magistratura sono sicuro che ci sarà sicurezza adeguata sul territorio». I soldi non mancherebbero di per sè, «ne trabocchiamo» fa amaro Volpi, «ma poterli spendere, è un’altra storia».
I comuni della Valle uniti «in compiti e progetti mirati al bene comune»: una felice rivelazione e per l’ultimo arrivato dei sindaco, il fagnanese Marco Roncari. «E la gente si rende conto che si lavora per questo obiettivo».

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 08 Marzo 2011
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