Disabili sulle nevi grazie allo Ski Tour

Si è conclusa con la tappa di Bormio la manifestazione voluta dal Centro Protesi Inail di Budrio e organizzata grazie ai varesini della Freerider Sport Events. Oltre 50 gli sciatori che hanno sfruttato l'occasione

ski tour sci disabili bormio 2011Si è concluso sulle nevi valtellinesi di Bormio 2000 lo Ski Tour voluto dal Centro Protesi Inail di Vigoroso di Budrio per celebrare i propri 50 anni di attività e organizzato grazie all’impegno dell’associazione varesina Freerider Sport Events.
Dopo le tappe di Sauze d’Oulx in gennaio e di Folgaria in febbraio è stata così la Lombardia a ospitare l’ultimo fine settimana di una manifestazione he ha permesso a un gruppo di sportivi infortunati (e legati al centro Inail di Budrio) di imparare o affinare l’uso del monosci che permette ai disabili di effetturare discese da seduti.
Un contributo importante allo Ski Tour è venuto dalla nostra provincia: oltre alla Freerider Sport Events infatti sono stati determinanti gli interessamenti del presidente dell’Inail, il bustocco Marco Sartori, e del direttore rieducazione e protesi, il varesino Mario Carletti.
«Visto il successo dello Ski Tour si può forse dire che abbiamo parlato tutti la stessa lingua» scherza lo stesso Carletti nell’introdurre il bilancio dell’evento itinerante che ha visto anche le importanti collaborazioni del "Centro addestramento alpino" della Polizia di Stato di Moena e del "Comitato italiano paralimpico". «In Freerider abbiamo trovato un partner ideale per competenza e passione – ha continuato Carletti – La coesione con i nostri professionisti e con gli agenti della polizia è stata quanto di meglio potessimo prevedere. E un valore aggiunto è stata la presenza nello staff tecnico di Freerider di alcuni dimostratori seduti: maestri di vita prima che di tecnica sciistica e punti di riferimento ideali sia per chi utilizza il monosci per la prima volta sia per i più esperti».

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Lo staff della Freerider è formato da Giulio Broggini, Fabrizio Tamborini, Paolo Panzarasa, Davide Fumagalli, Pino Mucci e il responsabile organizzativo Nicola Busata. «La nostra associazione promuove lo sci ormai da un decennio – spiega quest’ultimo – l’attività con i disabili ha però aspetti e sfaccettature che ogni volta ci sorprendono in positivo. Tra i tanti motivi per essere soddisfatti dello "Ski Tour del 50°" del Centro Protesi ci sono i rapporti personali che iniziative come queste sanno generare. Nel bando per l’organizzazione dell’evento era richersta la costituzione di una vera e propria équipe in grado di andare incontro a ogni esigenza degli infortunati desiderosi di rimettersi in gioco attraverso lo sport e in particolare lo sci. I sorrisi e l’entusiasmo dei cinquanta e più partecipanti allo Ski Tour ci hanno fatto capire che oltre alle specifiche competenze, altri valori aggiunti di questi nove giorni passati insieme in tre diverse località montane è stata l’amicizia ed un rapporto umano destinato a durare nel tempo. Un’ultima considerazione voglio riservarla alle strutture alberghiere che ci hanno ospitati: i ragazzi in carrozzina hanno potuto muoversi in completa autonomia così come sugli impianti di risalita e sulle piste. Nel caso di Folgaria, trattandosi di una nuova costruzione, ci siamo addirittura sentiti chiedere consigli sul sistema migliore per evitare a chi è seduto in carrozzina ogni difficoltà di movimento. Una conquista sociale ancora da completare per la quale siamo orgogliosi di poter dare il nostro piccolo contributo».

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Pubblicato il 12 Aprile 2011
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