Il Gat ricorda il 50esimo anniversario del volo di Gagarin

Appuntamento lunedì 4 aprile al cinema Paolo Grassi con gli appassionati del Gruppo astronomico tradatese con l'incontro "Il primo uomo nello spazio"

yuri gagarinIl 12 Aprile 1961 il mondo cambiò per sempre: un missile R-7 portò in orbita terrestre la navicella sovietica Vostok-1 con a bordo Yuri Gagarin, il primo astronauta della storia. Dopo esattamente 50 anni, l’evento viene ricordato un po’ dovunque nel mondo. Anche il GAT, Gruppo Astronomico Tradatese, non poteva rinunciare a dare un suo sostanzioso contributo: per questo tutte le manifestazioni di Aprile 2011 sono dedicata alla rievocazione dell’impresa di Gagarin.

La prima iniziativa pubblica, programmata per Lunedì 4 Aprile 2011, alle 21, al CineTeatro Paolo Grassi di Tradate, è incentrata sulla conferenza: 50 anni fa – Il primo uomo nello spazio. Relatore sarà Piermario Ardizio, tecnico aeronautico ed uno dei massimi esperti spaziali a livello nazionale.
«Sarà una serata piena di sorprese – sottolinea Ardizio – perché l’impresa di Gagarin, rivissuta a mezzo secolo di distanza appare ben diversa (sia dal punto di vista tecnico che umano) da come venne presentata dai mezzi di informazione propagandistici del tempo».

Gagarin nacque a Klushivo, un piccolo paese a 160 km da Mosca, il 3 Marzo 1934. Entrato nell’aviazione sovietica nel 1956, a tempi di Krushev, venne scelto per il primo volo spaziale tra ben 2200 candidati. Come spiegherà Ardizio, tutto andò bene alla partenza, ma il ritorno dallo spazio fu altamente drammatico, nel senso che Gagarin se la cavò per puro miracolo. La cosa però fu immediatamente secretata dalla stampa di regime: solo di recente è stato possibile risalire ai documenti originali che descrivono in ogni dettaglio i momenti di terrore che assalirono Gagarin, quando la sua navicella impazzita stava rientrando a Terra. Con la caduta di Krushev a favore di Brezhnev, con la morte per malattia di Sergei Korolev, padre della cosmonautica sovietica, la stella di Gagarin cominciò a spegnersi. Dal punto di vista politico e pubblico furono fatali a Gagarin le critiche rivolte al proseguo del programma sovietico ed in particolare alla Soyuz-1 che il 23 Aprile 1967 portò alla morte l’ amico Vladimir Komarov. Da quel momento Gagarin venne accantonato sia come astronauta sia come rappresentante ufficiale dell’ Unione sovietica. Fu così che decise di riprendere a volare sui caccia MIG 15. Questa decisione gli fu fatale: nel Marzo 1968, durante un volo assieme all’ istruttore Vladimir Segugin, il suo MIG ebbe un misterioso incidente che causò la morte di entrambi i piloti. La causa vera di quell’ incidente non è mai stata chiarita, ma i sospetti veri o presunti sono davvero tanti.

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Pubblicato il 01 Aprile 2011
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