Le piccole imprese britanniche in lotta con le banche

In Gran Bretagna gli istituti di credito sono stati chiamati a sostenere le pmi, ma di fatto il sostegno non è arrivato. Il deficit pubblico dell'ultimo anno ha toccato quota 141 miliardi di sterline

Non è solo l’Italia ad avere un sistema economico formato da piccole imprese e tutti i problemi che ne derivano rispetto l’accesso al credito. Anche la Gran Bretagna si trova ad affrontare il problema di finanziare le piccole imprese. Gli istituti di credito sono stati chiamati a sostenerle, ma i dati di Bank of England, diffusi dal quotidiano Guardian, sembrano dire il contrario.
A partire dlla fine del 2009, il totale dei prestiti concessi alle piccole imprese inglesi è in continua  discesa: nel primo trimestre di quest’anno sono stati erogati 2 miliardi di sterline in meno, da parte dei cinque istituti bancari. E, quando lo hanno fatto, hanno imposto condizioni sempre più onerose.
Il rapporto di Bank of England, dunque,  non lascia dubbi.
La questione è delicata perché gli stessi istituti di credito inglesi, durante la crisi finanziari causata da loro stessi, sono stati salvati dallo Stato inglese a spese dei contribuenti, con aumento di tasse e tagli ai servizi. I dati del deficit pubblico inglese per l’anno finanziario 2010/11 si è attestato a 141,1 miliardi di sterline, ovvero il 9,6% del pil: al secondo posto nella classifica dei deficit più alti dal secondo dopoguerra, dopo l’11,1% del 2010.

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 22 Aprile 2011
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