Allarme del sindacato di Polizia: «Sono finiti i proiettili»

Bruno Santopaolo del Coisp lancia l'allarme: «Non possiamo più addestrarci e nessuno sa dire fino a quando». Il dirigente della Polizia aeroportuale: «Può succedere, non è una novità»

Riceviamo e pubblichiamo un comunicato del sindacato di Polizia Coisp a firma di Bruno Santopaolo del Coisp di Malpensa.

Grazie al vostro giornale possiamo, parlare a Voi ed ai tanti cittadini di Varese e Provincia che forse neanche immaginano quello che vi stiamo per raccontare. L’Italia sta partecipando ad una missione ONU con armi, aerei, bombe, sotto certi aspetti, fatte le dovute proporzioni è una guerra. La Polizia di Stato, deve comunque garantire all’interno delle frontiere, in collaborazione con le altre Forze dell’Ordine, il mantenimento dell’ Ordine e della Sicurezza Pubblica, anche dovendo affrontare eventuali minacce terroristiche. In momenti come questi, il dovere della Polizia è comunque quello di addestrarsi, per essere pronta a rispondere ad eventuali minacce, in maniera conforme alle norme ed efficace.

Bene; è incredibile e quando pensavamo di avere visto di tutto, eccoci accontentati, siccome sono finiti i proiettili per esercitazione, da più di qualche mese alla Polaria Malpensa, per capirci i poliziotti addetti alla sicurezza dell’aeroporto, non ci si addestra più in poligono, e non si sa con certezza quando potrà riprendere l’addestramento al tiro, chi dice luglio chi dice settembre, chi non dice. Questo perché i proiettili ed anche i soldi sembra siano finiti!

Nell’incertezza, facciamo appello ai cittadini della provincia di Varese affinchè ci diano delle cerbottane, delle fionde, qualcosa che ci consenta, qualora si ripetesse l’episodio di poco tempo fa, dove un collega si è visto costretto a sparare per fermare un pazzo con tanto di coltellone, piombato in aeroporto sfondando le porte con un fuoristrada, di rispondere alla minaccia con un bel cono di carta comunque acuminato. Certo con la penuria di carta meglio le fionde visto che i “cartoccetti” per le cerbottane potrebbero finire, mentre di sassi è pieno il mondo. O forse potremmo tenere da conto quelli che ci lanciano negli stadi. Noi non vorremmo che mentre si pensa in grande, ad armare un esercito, qualcuno ne approfitti per delegittimarci non tenendoci in considerazione, pensate ad un medico senza bisturi che non può operare, ad un professore senza libri che non può dare cultura, ad un elettricista senza elettricità non può dare luce, bene ora pensate ad un poliziotto senza addestramento, questo dovrebbe fare sorridere di meno e riflettere di più.

La scusa sempre la stessa, non ci sono soldi, ma per i voli di stato, le feste di stato, le parate, di stato gli aumenti di stipendio per i parlamentari dello stato, i soldi si trovano sempre mentre per la Polizia di Stato, niente solo briciole, anzi per garantire ai poliziotti gli assegni di funzione hanno tolto i soldi destinati al riordino delle carriere. Verrebbe da dire come il buon Massimo Troisi “Non ci resta che piangere”, ma questo è il momento di smettere di piangere il momento di stare uniti sotto un’unica bandiera quella della Polizia di Stato, “l’ultimo baluardo” per dirla come il Capo della Polizia, il momento di uscire dagli steccati della dialettica sindacale, politica, di correre verso la gente che dovremmo proteggere e farci sentire, capire, da loro, farci aiutare ad aiutare gli altri, per proteggervo nella maniera che meritate, a rischio della nostra vita.

Cittadini della Provincia di Varese, vi chiediamo di invitarci a parlare nelle riunioni dei vostri comitati, delle vostre associazioni riconosciute, di dare risalto alla nostra denuncia, aiutarci a fare sentire la nostra voce, che in fondo è la vostra voce e, soprattutto, aiutare farci riavere le cartucce.

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In seguito alla denuncia del Coisp Varesenews ha sentito il dirigente della polizia aeroportuale Polaria di Malpensa Giovanni Pepe che ha confermato la notizia ma ha aggiunto: «Le esercitazioni non sono state sospese ma proseguono sotto altre forme che non prevedono l’uso di proiettili – spiega Pepe che poi precisa – non è una novità che un reparto della Polizia finisca prima di altri le cartucce da addestramento a disposizione e rimanga per un certo periodo senza munizionamento. Assicuro che tra non molto queste esercitazioni potranno riprendere senza problemi»

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 05 Maggio 2011
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