Dalla limousine al fuoribordo, la bella vita di Vizzini e i suoi

Gli ingenti introiti delle attività illecite permettevano agli esponenti dei clan gelesi in città una vita lussuosa. Otto le imprese edili con sede a Busto Arsizio finite sotto sequestro

Estorsioni, traffico di droga, traffico di armi. Gli esponenti del clan Rinzivillo-Emanuello non si facevano mancare nulla, neanche la Limousine e il ristorante di lusso di Orta San Giulio dove, tra gli applausi di parenti e picciotti, sfilava Rosario Vizzini con la piccola figlia in braccio nel giorno del battesimo. Era questa la vita di chi poteva dirsi parte della famiglia. Vacanze gratis a carico di imprenditori e commercianti estorti, macchine di lusso acquistate e mai pagate in una nota concessionaria di Busto Arsizio, cene e pranzi senza corrispondere nemmeno un centesimo. E guai a chi si lamentava. I mafiosi di Busto Arsizio vivevano sulle spalle di tanta gente onesta che da quella Gela erano scappati, ignari di trovarne una copia nel profondo nord.

GLI AFFARI – Ai tanti episodi di estorsione dell’inchiesta Fire Off se ne aggiungono altri tre in questa nuova indagine denominata “Tetragono” ai danni di una concessionaria di auto, ad un’azienda che produce calcestruzzo, sempre di Busto, e ad un imprenditore meccanico che ha l’attività a Legnano. Fortunatamente molti hanno denunciato, almeno una quindicina, di essere vittime della mafia ai quali sottraeva ingenti capitali e la serenità familiare. Le minacce, infatti, erano all’ordine del giorno e il gruppo poteva disporre di armi che, seppur non ancora trovate fatta eccezione per una pistola, emergono nelle intercettazioni. Qualcuno di loro aveva avuto contatti anche con coloro che dovevano uccidere l’ex-sindaco di Gela Rosario Crocetta. Anche la droga rientrava tra i canali di finanziamento e gli inquirenti sono riusciti, almeno in un caso, a seguire un carico di droga da Santo Domingo di almeno 40 mila euro di valore.

I SEQUESTRI – A Vizzini sono state sequestrate due auto, una villa in costruzione, un appartamento, una società edile (la Save di Busto) e un magazzino. A Fabio Nicastro è stata sequestrata l’impresa edile Imprefin con sede sempre a Busto, una villa, due appartamenti e due auto. A Nunzio Tallarita sono state bloccate due società edili (la Iris e la Aurora, entrambe a Busto) oltre ad una villa, un appartamento, un box, due terreni, 4 auto. Ad un altro esponente, ancora ricercato, sono stati sequestrati un appartamento, due ville e due terreni mentre ad un altro esponente è stata posta sotto sequestro una barca ormeggiata a Lisanza, tre veicoli, due appartamenti, una villa, 4 depositi, un terreno e tre società edili la Sima e la Ics a Busto e la Nonsoloedilizia a Roma.

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Pubblicato il 18 Maggio 2011
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